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Peste suina africana, sequestrati 37 chili di carne di cinghiale fuorilegge a Reggio Emilia

L’ispezione igienico-sanitaria in un albergo-ristorante dell’Appennino è stata effettuata dai Nas insieme al locale Nucleo dei carabinieri forestali: i prodotti, privi delle necessarie informazioni obbligatorie relative alla rintracciabilità saranno destinati allo smaltimento. Sanzione amministrativa da 1.500 euro

I controlli del Nas nell'hotel-ristorante dell'Appennino reggiano: sequestrata carne di cinghiale furoilegge

I controlli del Nas nell'hotel-ristorante dell'Appennino reggiano: sequestrata carne di cinghiale furoilegge

Reggio Emilia, 14 novembre 2024 – Sequestrati presso un albergo-ristorante dell’Appennino Reggiano 37 chili di carne di cinghiale per un valore commerciale stimato di 1.000 euro privi delle necessarie informazioni obbligatorie relative alla rintracciabilità.

L’ispezione igienico-sanitaria dei carabinieri del Nas di Parma è stata effettuata insieme al locale Nucleo dei carabinieri forestali nell’ambito delle attività di controllo per contrastare la diffusione della peste suina africana.

Su richiesta dei militari, il Servizio veterinario dell’Ausl ha proceduto al campionamento della carne per le analisi di laboratorio, volte a verificare la presenza del virus della peste suina africana. I prodotti sequestrati saranno destinati allo smaltimento come previsto dalla normativa vigente, mentre al responsabile legale della struttura è stata comminata una sanzione amministrativa di 1.500 euro.

La peste suina africana, si rammenta, è una malattia virale che colpisce esclusivamente suini domestici e selvatici e non è trasmissibile all’uomo. L’operazione tuttavia sottolinea l’impegno dei carabinieri nella prevenzione della diffusione di malattie che minacciano la filiera agroalimentare italiana, proteggendo il comparto zootecnico nazionale.