ALESSANDRA CODELUPPI
Cronaca

Reggio Emilia, pestaggio all’asta: arrestati i due uomini che hanno picchiato l’acquirente della casa

Riccardo e Domenico Pappacena accusati a vario titolo di tentato omicidio, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale L’ex proprietario dell’immobile era già finito in carcere per rapina

Riccardo e Domenico Pappacena, i presunti aggressori

Riccardo e Domenico Pappacena, i presunti aggressori

Reggio Emilia, 9 marzo 2023 – I carabinieri hanno arrestato due uomini individuati, all’esito dei primi accertamenti, come i presunti autori del pestaggio ai danni di un 75enne che aveva appena comprato una casa all’asta giudiziaria, e dell’avvocato che lo accompagnava. A finire in manette sono stati Riccardo Pappacena - colui che era l’ex proprietario dell’immobile - e il fratello Domenico, residenti a Rubiera. Entrambi sono stati raggiunti dai carabinieri martedì sera, poche ore dopo l’aggressione avvenuta nel primo pomeriggio davanti al tribunale.

Per loro sono state formulate a vario titolo le ipotesi di reato di tentato omicidio, oltre a resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. I fratelli Pappacena sono stati accompagnati nel carcere della Pulce, in attesa dell’udienza di convalida degli arresti. La loro famiglia è originaria di Sarno (Salerno); nel 2007 Riccardo fu arrestato insieme al padre e ad altri uomini per una rapina ai danni di un autotrasportatore: nel magazzino gestito dal genitore a Rubiera risultava merce attribuita ad altri colpi. Fino a ieri mattina l’anziano aggredito risultava ancora ricoverato all’ospedale Santa Maria Nuova.

Secondo quanto riferito dal nostro giornale, martedì alle 14 era fissata l’udienza per l’aggiudicazione dell’edificio, a cui hanno partecipato l’anziano e il suo legale, un 45enne modenese: i due avevano presentato un’offerta, rivelatasi unica. Ma nell’aula è arrivato anche l’ex proprietario, che ha chiesto i nomi del futuro acquirente e del legale e ha fatto mettere a verbale anche i propri dati. Insieme a lui c’era il fratello, che è stato accompagnato fuori da un addetto alla vigilanza perché non aveva diritto di assistere. Ultimate le pratiche, il 75enne e l’avvocato hanno raggiunto il parcheggio davanti al tribunale, dove hanno trovato i Pappacena ad attenderli.

“All’anziano hanno strappato la mascherina dalla bocca e gli hanno detto che volevano riprendersi la casa", ha raccontato al Carlino il legale che ha provato a frapporsi, ma sarebbe stato stoppato "dal fratello del debitore", cioè Domenico Pappacena, che avrebbe anche provato a colpirlo con due pugni. Intanto Riccardo Pappacena si sarebbe accanito sull’anziano: "È stato buttato a terra e picchiato. Gli hanno dato pugni e anche calci, uno alla testa e due al costato. E lo hanno minacciato di morte".

Nel frattempo è arrivato un maresciallo donna in auto, che si è qualificata e li ha invitati a smetterla, mentre loro hanno continuato a infierire sull’anziano e avrebbero anche spintonato il pubblico ufficiale. "Ad accanirsi è stato soprattutto l’ex debitore: l’anziano aveva il volto tumefatto e c’era sangue per terra. Poi i due fratelli hanno fatto retromarcia e sono fuggiti". Davanti al palazzo di giustizia sono arrivate prima due pattuglie di carabinieri, che hanno identificato uno dei due aggressori per poi dichiararli entrambi in arresto poche ore dopo, e poi l’ambulanza che ha trasportato l’anziano all’ospedale.