"Sono nata a Cella e vi ho vissuto per tren’anni, poi sono stata via per 10, e sono ritornata da tre. La nostra frazione è cambiata moltissimo, c’è molto degrado. La realizzazione di una piazzetta può e deve essere l’occasione tessere legami sociali, rilanciare con iniziative la vita pubblica. Al posto di un ponte così fuori scala, si sarebbe potuto realizzare un manufatto più semplice da manutenere. I nostri bimbi sono molto tristi che venga abbattuto: per loro, insieme al supermarket, è il simbolo del paese. Le maestre dell’asilo li hanno portati a salutarlo: hanno visto per la prima visto i tir dall’alto, e non sfrecciare loro accanto. Col Centro Malaguzzi hanno svolto un bellissimo progetto di studio del territorio, provando ad immaginare la Cella Futura. Nella piazzetta si potrebbe realizzare una mostra dei disegni".
Cronaca"Per i nostri bimbi era un simbolo"