REDAZIONE REGGIO EMILIA

Pensioni rivalutate. Cinquecento reggiani ’guadagnano’ 350 euro grazie alla Fnp Cisl

Un controllo capillare dei contribuiti e delle agevolazioni ha fatto scattare i riconteggi per una marea di cittadini "Spesso si tratta di diritti ’inespressi’ per cui serve la domanda".

Pensioni rivalutate. Cinquecento reggiani ’guadagnano’ 350 euro grazie alla Fnp Cisl

Sono ben 1.400 gli anziani di Reggio e Modena che hanno ottenuto un aumento della loro pensione grazie all’azione capillare di verifica messa in campo da Fnp Cisl Emilia Centrale (il sindacato pensionati) unitamente al patronato Inas Cisl. Solo su Reggio parliamo di oltre 500 persone, con importi anche rilevanti e che in alcuni casi hanno raggiunto i 350-400 euro (lordi) al mese. Adelmo Lasagni, segretario generale della Fnp territoriale, racconta, dati alla mano, tanti casi di pensionati che in tutta la provincia sono stati protetti dalla Cisl, con un recupero di arretrati fino ad un massimo di cinque anni.

Perché tanti pensionati non hanno avuto da subito una pensione corretta? Raramente è un errore tecnico. C’è altro e Lasagni lo spiega in modo chiaro: "Questo succede a causa dei cosiddetti ‘diritti inespressi’, cioè aumenti, sgravi e agevolazioni applicabili alle pensioni solo attraverso un’apposita domanda da presentare all’Inps. Si chiamano “inespressi” perché non è prevista l’erogazione automatica. Non tutti avranno diritto all’aumento, ma riteniamo sia saggio e doveroso consigliare di far controllare la propria pensione anche per non perdere ulteriori annualità".

Controllare la propria pensione non è solo consigliabile ma spesso conveniente, soprattutto perché esiste l’istituto della ricostituzione della pensione: "Si tratta della domanda con cui si può chiedere all’Inps di ricalcolare la propria pensione alla luce di eventuali novità intervenute successivamente alla sua liquidazione, andando indietro nel tempo fino a cinque anni", spiega Lorenzo Bonini, direttore del patronato Inas Cisl di Reggio, evidenziando i benefici che possono scaturire dal controllo: "C’è la maggiorazione sociale (l’incremento della pensione per chi ha compiuto almeno 67 anni e ha determinate condizioni reddituali), ci sono le integrazioni al minimo, ovvero quegli importi aggiuntivi sulla pensione che spettano ai pensionati rientranti in determinate fasce di reddito. Lo stesso discorso vale per quei pensionati che dopo la quiescenza continuano a lavorare e versare i contributi".

Tutti i pensionati possono andare in uno dei tanti sportelli Fnp Cisl presenti sul territorio e chiedere il controllo della propria pensione. "Già nei nostri uffici siamo in grado di eseguire una prima valutazione, grazie a personale che ha una solida esperienza di patronato – chiosa Lasagni –. Dopodiché trasmettiamo i documenti all’Inas che svolge un ulteriore lavoro di verifica. Anche così concretizziamo spirito di servizio e azioni di protezione sociale, a favore di tutti i pensionati".