La consigliera uscente Ottavia Soncini si sfila dalla contesa e annuncia ufficialmente che "non si ricandiderà alle Regionali. Si chiude un percorso intenso – scrive in una lunga lettera ai giornali – sempre guidata da una solida convinzione: fare il massimo per servire la comunità. Sono stati anni impegnativi, abbiamo lavorato per una sanità pubblica per tutti ed è ciò di ci vado più fiera. Ora, dopo due mandati, il mio impegno resta, ma in forma differente. Sento infatti l’urgenza di mettere a disposizione delle comunità politica alla quale appartengo, la competenza, le relazioni e l’esperienza maturata". Soncini – che ha ricoperto anche il ruolo di vicepresidente dell’assemblea legislativa – ci tiene poi a ringraziare in particolare "l’assessore Alessio Mammi e l’ex governatore Stefano Bonaccini". In realtà avrebbe voluto continuare e si era proposta per un terzo giro (visto anche che quest’ultimo non è stato completo per le dimissioni anticipate di Bonaccini), ma avrebbe comportato un precedente scomodo seppur già sdoganato dall’altra uscente Roberta Mori. La sua uscita, sbroglia quindi un primo nodo.
Si delinea così la triade femminile reggiana per il Pd. Elena Carletti, ex sindaca di Novellara e figlia di Beppe, leader dei Nomadi, sarà la punta di diamante che ha – più delle altre – grandi velleità di essere eletta. Ad affiancarla ci sarà Anna Fornili, ex candidata sindaca a Casina (sconfitta dal primo cittadino attuale Stefano Costi), espressione dell’area cattolica di Graziano Delrio. Per l’ultimo posto c’è una sorta di ballottaggio: mentre scendono le quotazioni di Antonella Incerti – ex deputata dem che vanta un ‘credito’ col partito dopo essere stata esclusa dalla lista delle ultime politiche – salgono quelle di Maria Laura Arduini, fresca segretaria dei Giovani Democratici e assessora comunale a Rubiera.
Questa terza casella spetta alla corrente afferente alla leader nazionale Elly Schlein. La Incerti (che al congresso si era schierata per lei) era favorita fino ad un mese fa, ma nelle ultime settimane non ha riscosso un consenso plebiscitario e così è spuntata la proposta della Arduini che è a cavallo tra gli schleiniani e l’altra area degli ex lettiani capitanati dal vicesegretario provinciale Emanuele Cavallaro che l’ha nominata nella sua giunta a Rubiera. E proprio questa sua trasversalità può essere la carta vincente per spuntarla sulla Incerti che potrebbe anche defilarsi nelle prossime ore, lasciando spazio al ‘ricambio’.
Insomma, una rosa quella delle donne che è praticamente composta o quantomeno che avrà meno scontri interni per arrivare al dunque. Lo stesso non si può dire – come riportato già ieri dal Carlino – per gli uomini. Il nodo è sempre lo stesso: quattro in lizza per tre posti. Alessio Mammi, Luca Vecchi, Andrea Costa e Federico Amico. Domani sera sarà decisiva la direzione provinciale al partito di via Gandhi col segretario Massimo Gazza chiamato all’impresa di trovare un’unitarietà che al momento pare ardua: altrimenti si andrà alla ‘conta’ col rischio di una spaccatura fratricida.
dan. p.