Pd, il nodo candidature: "Il partito dimostri unità. Una maggioranza risicata sarebbe un problema"

Regionali, l’intervista al segretario Gazza: "Serve ampio consenso sui nomi". I circoli vogliono Vecchi, ma stimano i tre consiglieri uscenti. Uno però è di troppo.

Pd, il nodo candidature: "Il partito dimostri unità. Una maggioranza risicata sarebbe un problema"

Il segretario provinciale Dem Massimo Gazza ha un. grattacapo da risolvere

Stima e rispetto per tutti i consiglieri uscenti, ma in consiglio regionale Luca Vecchi ci deve andare. Questo è il principale dato politico uscito dalle assemblee dei circoli Pd del territorio tenute in questi giorni. Una situazione che mette in difficoltà i vertici Dem, perché spazio per candidare sia i consiglieri uscenti sia quelli che scalpitano per entrarci, non c’è.

Massimo Gazza, segretario provinciale Pd, quale è la sua opinione sulle valutazioni uscite dalle assisi dei circoli?

"Si è chiuso un confronto partecipato e capillare che ha coinvolto tutta la provincia, dove gli iscritti hanno dimostrato ampia possibilità nel discutere dei nostri punti programmatici e delle candidature".

Almeno un’indicazione precisa è stata data: il vostro popolo vuole Luca Vecchi in consiglio regionale…

"Il territorio reggiano è ricco di passione politica e quello che esprime rappresenta per me, in quanto segretario, un dato importante per valutare in modo complessivo le sue istanze. Il nostro obiettivo è che la presenza reggiana in Regione sia forte per valorizzare i valori fondamentali che ci differenziano dalla destra".

Uscendo dal politichese: se passerà la candidatura di Vecchi, chi gli farà spazio?

"Non mi sento di partecipare a questo gioco. Parliamo di nomi che hanno ricoperto tutti, negli ultimi anni, ruoli importanti. Il mio lavoro è valorizzarli non penalizzarli. Vogliamo arricchire il peso di Reggio in Regione, non impoverirlo".

Il parere dei circoli è vincolante per le candidature?

"È consultivo".

Quindi chi decide?

"L’ultima parola spetta alla direzione regionale del Pd, dopo che riceve le proposte di candidature decise dalla direzione provinciale".

Posto che non è praticamente mai accaduto, in passato, che venisse messo in discussione quanto espresso dagli esecutivi provinciali, c’è il rischio di una frattura nel Pd, a livello di vertici reggiani?

"Nell’ultima assemblea dei circoli, in un ragionamento molto ampio ho chiarito che è indispensabile che vi sia un ampio consenso sulle candidature e che la decisione in seno alla direzione provinciale dovrà essere ampiamente condivisa. Se le candidature fossero approvate con una maggioranza risicata, si porrebbe un problema non semplice da gestire. Quindi il partito deve dimostrare unità".

Il problema di chi non sarà ricandidato è soprattutto legato alla componente maschile. In quella delle donne si va verso una totale riconferma?

"Qui ci saranno sicuramente delle novità".

Roberta Mori ha completato il terzo mandato, probabilmente si farà da parte. Si parla delle ex Sindache Elena Carletti, Camilla Verona, Anna Fornili, o anche della ex deputata Antonella Incerti…

"Sono tutte proposte valide, le loro candidature, e altre, saranno sottoposte alla direzione. Punto di vanto di Reggio è avere tante donne competenti e valide per diventare consigliere regionali".

Gabriele Gallo