Passa in bici a tutta velocità e colpisce al volto una donna: "Lei era piena di sangue, l’abbiamo aiutata: violenza assurda"

Nella zona della stazione storica, una donna è stata colpita senza motivo da un uomo in bici. L'episodio ha scosso residenti e passanti, suscitando preoccupazione per il degrado crescente nella zona. La vittima, soccorsa da un negoziante, ha ricevuto assistenza medica e la polizia è intervenuta. La donna si riserva di decidere se sporgere querela.

Passa in bici a tutta velocità e colpisce al volto una donna: "Lei era piena di sangue, l’abbiamo aiutata: violenza assurda"

Passa in bici a tutta velocità e colpisce al volto una donna: "Lei era piena di sangue, l’abbiamo aiutata: violenza assurda"

Ancora una scena di violenza nella zona della stazione storica. Un episodio assurdo, quello a cui ieri mattina si sono trovati ad assistere alcuni residenti e passanti. Attorno alle 9.30, una donna di mezza età stava attraversando in via Eritrea, al semaforo verso viale Piave, quando un uomo in bici è passato a tutta velocità accanto a lei, mollandole un ceffone.

"Ha visto tutta la scena un mio cliente – racconta Stefano Davoli, del negozio di ferramenta –, ha provato anche a rintracciare quell’uomo, tentato di seguirlo in auto, ma non è riuscito a trovarlo. Io ho chiamato la polizia. Questa signora è stata colpita così, all’improvviso, mentre stava tranquillamente camminando, senza nessuna ragione logica. Si trovava dall’altra parte del marciapiede, davanti al negozio di telefonini e ha attraversato. Lì, al semaforo di viale Piave, è passato ragazzo (a quanto risulta di origini africane) a tutta velocità in bici, non si è fermato, l’ha colpita violentemente al volto con la mano. Lei sanguinava molto, era appoggiata al palo del lampione, allora siamo andati ad aiutarla, le abbiamo portato una sedia e poi ho chiamato il 118 dicendo di avvisare anche la polizia. È arrivata infatti una pattuglia". L’aspetto più assurdo è che la donna è stata colpita "senza nessun motivo – sottolinea Davoli –, è successo a una persona a caso, potevo essere io, poteva essere chiunque". Questo è sì un episodio isolato, ma in questa zona "già dal primo pomeriggio iniziano a vedersi scene di degrado, si formano i soliti gruppetti, chi fuma, chi allunfa qualcosa, chi consuma. Al mattino, invece, la situazione di solito è abbastanza tranquilla ma si vedono, ben evidenti, i segni della sera e della notte precedenti, con bottiglie abbandonate ovunque. Deve esserci un bel movimento notturno". Quando è arrivata la polizia, la donna aggredita non ha saputo riconoscere né indicare chi era stato a colpirla poco prima e si è riservata di decidere con calma se sporgere o meno querela per quanto le è accaduto.

Chiara Gabrielli