Per il maxi parco agrivoltaico a Calerno, bloccare il progetto non è semplice, ma sono emerse proposte di mitigazione durante il vivace incontro pubblico promosso dal gruppo consigliare di Alternativa Civica. Oltre ai cittadini santilariesi erano presenti anche diverse persone provenienti dai comuni della Val d’Enza, che hanno colto la portata territoriale del problema di una proposta così impattante: 80 ettari di pannelli per trent’anni nei prati di fronte alla Corte Spalletti, patrimonio agricolo, paesaggistico e storico. Tutte le norme vigenti facilitano la realizzazione ma, spiega il capogruppo Alberto Iotti, "si può promuovere una iniziativa di Comune, Provincia e Regione per almeno ridurre l’intervento, eliminando la parte tra la via Emilia e la ferrovia". Inoltre "si potrebbe anche proporre alla società promotrice di definire un accordo per mettere risorse economiche a disposizione delle famiglie del comune, oppure per contribuire a realizzare la variante alla via Emilia di Calerno". Per ottenere dei risultati, sottolineano da Alternativa, "bisogna che il Comune assuma un ruolo attivo, perché non basta dire no in un documento, bisogna mobilitare le altre istituzioni e la cittadinanza. Ci muoveremo in questa direzione, non solo per protestare ma per ottenere risultati concreti".
f.c.