REDAZIONE REGGIO EMILIA

Ospizio, la battaglia del neo comitato: "Pronti i moduli per l’esposto, aderite"

Matteo Bondavalli: "Abbiamo bisogno di tutti, non importa il colore politico. Siamo stanchi di essere prigionieri nelle nostre abitazioni, ostaggio di sbandati". .

Matteo Bondavalli della Gelateria 90 nel quartiere Ospizio

Matteo Bondavalli della Gelateria 90 nel quartiere Ospizio

"Siamo stanchi di essere prigionieri nelle nostre case. Dobbiamo far sentire la nostra voce". Matteo Bondavalli, della Gelateria 90 in via Emilia Ospizio, guida il neo comitato spontaneo che si è costituito nel quartiere per avere più sicurezza. Come denunciato dai residenti più e più volte, infatti, la zona è ostaggio di sbandati, tossici, ladri e senzatetto che vanno a dormire nei loro garage e negli spazi che sono di proprietà privata. Una situazione che i cittadini definiscono "insostenibile". E ora è partita ufficialmente la raccolta firme: "Vi invito ad aderire al movimento spontaneo firmando l’esposto. Lo troverete in Gelatateria 90 e in tutti i locali che aderiranno, chi vorrà potrà contattarmi per avere il materiale". L’esposto sarà portato in Consilgio comunale, in Questura, in Prefettura e in Procura. "Siamo già in tanti ma abbiamo bisogno di tutti – sottolinea Matteo Bondavalli –. Non importa il colore politico, qui lottiamo per la nostra sicurezza e la libertà di vivere la nostra città e questo non dovrebbe creare divergenze ma unione per amore della nostra terra".

Moltissime le adesioni già arrivate, da condomini, locali, associazioni, rete dei residenti, annuncia Bondavalli che, esasperato, come gli altri, dalle condizioni del quartiere, lancia un appello e punta sulla battaglia comune dei cittadini: "Questo è quello che accade quando un quartiere fa gioco di squadra per risolvere un problema. E qui i problemi sono tanti. Spaccano i vetri delle auto, rubano, entrano in appartamenti disabitati, vanno a dormire nei nostri garage e cantine, spacciano, chiedono l’elemosina in modo aggressivo, e potrei continuare all’infinito".

Chiara Gabrielli