CESARE CORBELLI
Cronaca

Ordinato diacono in missione: "In Brasile tanta criminalità. Ma tutti possono convertirsi"

Il reggiano Gianluca Guidetti si occuperà del servizio di pastorale giovanile a Ruy Barbosa "Faccio il clown nelle parrocchie, organizzo corsi di cucito e di karatè per aiutare i ragazzi" .

Il reggiano Gianluca Guidetti si occuperà del servizio di pastorale giovanile a Ruy Barbosa "Faccio il clown nelle parrocchie, organizzo corsi di cucito e di karatè per aiutare i ragazzi" .

Il reggiano Gianluca Guidetti si occuperà del servizio di pastorale giovanile a Ruy Barbosa "Faccio il clown nelle parrocchie, organizzo corsi di cucito e di karatè per aiutare i ragazzi" .

La diocesi di Reggio Emilia-Guastalla può ora vantare il primo diacono ordinato in terra di missione. Gianluca Guidetti, missionario laico ‘Fidei donum’ è diventato diacono a metà dicembre scorso per le mani del vescovo locale con la chiesa gremita da amici brasiliani e molti italiani sia del clero sia laici accorsi alla funzione religiosa. Ma questo è solo la punta dell’iceberg di una storia pazzesca partita nel 2001 con l’approdo in Brasile come economo della diocesi di Ruy Barbosa.

Come già raccontato dal Carlino nei mesi scorsi, Gianluca negli anni ha formato una famiglia con la sua sposa Miraneide, arricchita da tre figli e due nipotini e ha via via istituito un centro giovani, un centro di cucito e ricamo per donne povere, orti comuni e infine una scuola di karate per togliere dal traffico di droga i ragazzini appena adolescenti, senza dimenticare gli spettacoli dove si esibisce come clown per raccogliere fondi per le sue attività missionarie.

"Nel settembre del 2020 – dice Gianluca – il vescovo Estevam di Ruy Barbosa inaugurava la scuola diaconale intitolata a papa Francesco. Per i candidati iniziava il cammino, durato tre anni, per il discernimento vocazionale attraverso incontri, testimonianze, momenti formativi su aspetti inerenti all’ufficio di diacono e al servizio alla liturgia, alla Parola e alla carità. Così il giorno 8 dicembre del 2023 ho ricevuto il ministero di Lettore, il 6 agosto 2024 quello di Accolito e ora, con l’approvazione del clero di Ruy Barbosa e di mia moglie, Miraneide, il 14 dicembre sono stato ordinato diacono permanente".

Guidetti, una vocazione la sua, costellata da sempre dalla carità.

"Nella Chiesa delle prime comunità cristiane, i diaconi erano come “le orecchie, la bocca, il cuore e l’anima del vescovo“. Erano a disposizione del vescovo per servire tutto il popolo di Dio e gli portavano le aspirazioni e i bisogni dei poveri. I diaconi devono essere espressione di una Chiesa serva e povera. La grazia sacramentale ricevuta con questa ordinazione diaconale mi darà la forza per mettermi a disposizione dei sacerdoti a svolgere meglio il loro servizio e, oltre alla presenza sull’altare, per quanto possibile, la mia vocazione quotidiana sarà la ricerca dell’ultimo posto, il più nascosto, il più vicino ai poveri e agli esclusi dalla storia".

Di cosa si occuperà con il nuovo ministero?

"Oltre a mantenere l’ufficio di economo diocesano, il mandato canonico che il vescovo Estevam mi ha dato sarà quello di occuparmi del servizio di cura pastorale e di fare servizio liturgico a Ruy Barbosa, nella parrocchia cattedrale di Sant’Antonio da Padova e nella parrocchia Nostra Signora Aparecida e San Giuseppe operaio. Continuerò a seguire ed aiutare tutti i progetti sociali in diocesi con bambini e adolescenti".

Un lavoro non facile che negli anni l’ha portata a correre anche grossi rischi.

"A fine agosto del 2011, io e un mio collaboratore stavamo tornando a casa da San Salvador, abbiamo fatto tardi e ci siamo fermati a mangiare: non è mai consigliabile fermarsi di sera in certi posti. Ad un certo punto, in strada, ci siamo trovati davanti un camion con quattro tipi incappucciati con le pistole che ci hanno fatto salire dietro in auto con le rivoltelle puntate alla pancia. Durante il percorso mi hanno chiesto chi eravamo per via dell’accento straniero e gli ho parlato dei progetti sociali che seguo; poi siamo entrati in un viottolo non asfaltato dietro una collina, ci hanno preso soldi e cellulare e dopo un breve conciliabolo fra loro, uno mi ha restituito i soldi, chiedendo una benedizione e poi si sono tutti allontanati in auto".

Un’esperienza davvero forte. "In tutta questa storia, voglio cogliere il lato positivo, ovvero la conversione di una persona. Probabilmente, ascoltando tutti i progetti che avevo con i minori e avendo loro dei figli, uno di loro è stato colpito dal mio racconto e ci ha lasciato andare. Dico questo perché purtroppo, dopo aver percorso sette chilometri per arrivare al paese più vicino per farci venire a prendere, siamo andati a sporgere denuncia e il questore locale ci ha informato che il camion con cui ci hanno assalito era stato rubato e l’autista ammazzato. Sono cose che ti fanno davvero pensare".