Cinque sfide in cinque anni, dedicate a sanità, famiglie, mobilità, industria, per dare una svolta all’Emilia-Romagna e alle priorità del territorio reggiano in seno alla medesima. La segreteria della Cisl Emilia Centrale, in una lettera aperta loro rivolta, indica la via che dovrebbero seguire i consiglieri del nostro territorio, nel corso del loro mandato a Bologna.
"Scorrendo gli elenchi degli eletti e delle elette al consiglio regionale a Reggio – scrive il sindacato di via Turri, con la segretaria generale Rosamaria Papaleo – si vede bene che è uscita dalle urne una nuova classe dirigente, fatta da tanti amministratori comunali. E questa è una buona notizia. Almeno per noi, assieme a quella di un sindaco, presidente della Regione, che ha una profonda conoscenza della sanità. Una nuova classe dirigente che ha il diritto di innovare e ha il dovere di mettersi in gioco senza pensare troppo ai voti. Non possiamo più permetterci di stare fermi, aspettando che passi la nottata. Ciò che ha frenato il nostro Paese è stata l’incapacità di ascoltare i territori e scoprire che i Comuni sono, spesso, botteghe di meraviglie. Possono significare una stagione di coraggio e riforme per gestire i cambiamenti epocali che vedremo nei prossimi cinque anni".
Ai quattro consiglieri e alle due consigliere made in Reggio la Cisl fa un appello e indica i cinque temi principali: "Abbiamo bisogno di voi per aggredire il dramma delle famiglie che non fanno più figli, per proteggere chi brucia il reddito da lavoro tra rette degli asili, mobilità, sanità a pagamento e caro affitti. Un piano per i nidi gratuiti e per la casa a prezzi onesti sono due riforme capaci di cambiare la vita alle mamme e ai papà reggiani"; si passa poi a invocare "un trasporto pubblico degno di questo nome, partendo da un finanziamento regionale finalmente adeguato per Reggio, dopo anni di penurie incomprensibili" e quindi al bisogno di "portare la sanità fuori dalla terapia intensiva della mancanza di fondi e delle violenze contro i sanitari, che attendono una serie di misure per la loro difesa che abbiamo proposto e che ci fa piacere siano state raccolte anche dai candidati di altre province". Infine i temi legati all’industria: "Reggio ha bisogno di risposte per l’industria manifatturiera in forte difficoltà e di un piano energetico senza tabù quando si parla di nucleare".
Temi che secondo la Cisl non esulano dalle competenze strette della Regione, anzi "è un dovere di essa pesare sul tavolo del Governo, e quindi in Europa, per un recovery plan industriale finanziato come il Pnrr. Per riuscire in tutto questo non serviranno tifoserie e bandierine ma la capacità di unire e di lavorare in modo trasversale".
g. g.