
Si terrà il 12 maggio il nuovo processo in Appello che vede imputato Marco Eletti per il doppio gesto sanguinario...
Si terrà il 12 maggio il nuovo processo in Appello che vede imputato Marco Eletti per il doppio gesto sanguinario verso i familiari. A San Martino, il 24 aprile ’21, il giovane stordì la madre con bignè riempiti di benzodiazepine, mandandola in coma. E uccise a martellate Paolo Eletti, il 58enne che lo allevò e di cui portava il cognome, ma che, come emerse da un’indagine difensiva, non era suo padre biologico (cadde l’aggravante di aver colpito un ascendente). Per entrambe le accuse - l’omicidio del 58enne e quello tentato della mamma - furono formulate le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi. Eletti fu condannato sia dal tribunale reggiano - davanti al quale confessò - sia in Appello a 24 anni e 2 mesi. Non fu trovata una spiegazione univoca sulla causa che lo spinse a uccidere: i futili motivi caddero in 1° grado. La premeditazione fu invece riconosciuta dai giudici reggiani e in Appello, ma gli avvocati difensori Domenico Noris Bucchi (foto) e Luigi Scarcella puntano a smontarla: secondo i legali di Eletti, fu pianificata solo l’aggressione alla madre, ma non quella al 58enne. In Cassazione la difesa ha ottenuto l’annullamento della sentenza di 2° grado e il rinvio in Appello: il 12 il nuovo processo.
al.cod.