FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

Omicidio a Bibbiano (Reggio Emilia), accoltellato a morte dopo una lite. L’aggressore rischia il linciaggio

Il presunto assassino è stato arrestato per omicidio volontario aggravato. Si tratta di un 41enne del paese: tra lui e la vittima, un albanese di 61, è scoppiato un litigio sulle scale. Poi la selvaggia aggressione sul pianerottolo del primo piano

Bibbiano (Reggio Emilia), 8 giugno 2024 – Pugni, calci, urla di minaccia e sputi, il tentativo di strappare l’assassino dai carabinieri che lo scortavano e di fare giustizia sommaria, lì sotto il portico del palazzo dove si era consumato l’efferato omicidio di un brav’uomo amato e rispettato da tanti, di origine albanese.

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Omicidio a Bibbiano: il presunto assassino ha rischiato il linciaggio una volta portato fuori dai carabinieri
Omicidio a Bibbiano: il presunto assassino ha rischiato il linciaggio una volta portato fuori dai carabinieri

Lì al civico 6 di via Fratelli Corradini, a pochi metri dal Municipio di Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia. L’omicida - un italiano di origini piemontesi di 41 anni - ha rischiato il linciaggio da parte dei partenti e degli amici della vittima, che minuto dopo minuto erano accorsi anche dai paesi limitrofi per stare vicini alla vedova e alla figlia 19enne.

Solo la grande capacità dei carabinieri di gestione delle situazioni di crisi e la lucidità del sostituto procuratore Isabella Chiesi hanno evitato il peggio: un’auto blindata è stata portata fin davanti al portone, mentre un cordone di militari cercava di tenere a distanza la folla. Poi in pochissimi secondi l’assassino sotto scorta è stato fatto passare dall’atrio all’abitacolo della gazzella. In quegli istanti è deflagrata la rabbia, con decine di persone che picchiavano contro carrozzeria, finestrini, cercavano di salire sul cofano, mentre l’auto nera lentamente faceva retromarcia fino alla strada principale. A quel punto è stata accesa una sirena lancinante, e l’auto ha iniziato a fendere la calca.

Omicidio a Bibbiano: una folla si è radunata sulla scena del delitto (foto Artioli)
Omicidio a Bibbiano: una folla si è radunata sulla scena del delitto (foto Artioli)

Quando l’autista ha finalmente avuto un varco, ha ingranato la marcia ed è schizzato verso Reggio alla massima velocità. Era mezzanotte e 50.

L’omicidio di Bibbiano è avvenuto poco prima delle ore 23, quando il 61enne albanese, "gran lavoratore” e benvoluto dalla comunità, si è recato dal cognato che abita nello stesso complesso di condomini ma in una differente scala. Qui ha incrociato il suo aguzzino, un italiano con problemi di dipendenze, conosciuto anche alle cronache locali atti di vandalismo. Un soggetto numerose volte denunciato, anche dalla stessa madre, per maltrattamenti in famiglia, tutte querele poi ritirate dalla stessa donna per affetto verso il figlio.

Il luogo dove è stato consumato l'omicidio a Bibbiano (foto Artioli)
Il luogo dove è stato consumato l'omicidio a Bibbiano (foto Artioli)

Un alterco sulle scale e l’assassino rientra in casa, agguanta un coltello poi assale selvaggiamente l’albanese sul pianerottolo del primo piano. Il decesso è quasi istantaneo, con l’orrore dei parenti che hanno visto il proprio caro spirare davanti alla porta di casa.

L’assassino si barrica nel proprio appartamento e solo dopo una trattativa, fa entrare i militari e gli operatori dei Servizi sociali, mentre l’anziana madre (anch’ella vittima delle intemperanze del figlio) viene portata in un alloggio sicuro.

Infine, poco prima dell’una, lo stratagemma per “esfiltrare” l’omicida per portarlo dove lo attende una giustizia giusta, e non il cappio con cui la folla sperava di appenderlo al lampione di via F.lli Corradini.

L’uomo è stato arrestato per omicidio volontario aggravato ed è stato portato in carcere.