Castelnovo Sotto (Reggio Emilia), 21 marzo 2022 - Omicidio questa mattina tra le 7 e le 8 a Castelnovo Sotto, in provincia di Reggio Emilia (video). Tiziana Gatti, una donna di 62 anni, è stata uccisa nella sua casa in via Rossini 10. Un piccolo agglomerato di villette a schiera all’interno di una via chiusa. Per l'efferato delitto è stato fermato il genero, il 36enne Osborne Tukpeh Antwi. L'uomo è stato interrogato a lungo nella caserma dei carabinieri dal sostituto procuratore di Reggio Emilia, Piera Cristina Giannusa, che ha aperto un fascicolo d'inchiesta sul caso. Alla fine dell'interrogatorio è stato arrestato e portato in carcere.
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Inutili i soccorsi arrivati immediatamente sul posto con ambulanza, automedica e elisoccorso da Parma, ma la signora era già morta. L’uomo di nazionalità straniera (del Ghana, mentre la donna assassinata e la figlia sono del paese) l’avrebbe colpita davanti al figlio di 5 anni che avrebbe assistito a tutta la scena.
Omicidio Reggio Emilia: la ricostruzione
La donna uccisa, nonna del bambino, secondo quanto raccolto sul posto, era arrivata a casa della figlia per accompagnarlo all’asilo come faceva di solito durante la settimana. Solitamente prima lo portava all'asilo e poi teneva con sé il più piccolo di appena un anno e tre mesi, con l'aiuto del nonno. Stavolta però non ha fatto in tempo. Un acceso diverbio con il compagno di sua figlia avrebbe scatenato la furia di quest'ultimo.
Il quale - secondo l'ipotesi degli inquirenti - l'ha ammazzata, colpendola con una lama da taglio, una piccola katana, una spada giapponese che l'uomo collezionava. Un folle gesto compiuto davanti al primogenito, mentre il neonato ancora dormiva e la compagna si stava preparando in un'altra stanza. È stata la stessa donna poi a chiamare soccorsi e carabinieri, dando l'allarme su quanto appena avvenuto.
L'uomo non ha neppure tentato di scappare; sarebbe rimasto lì, fermo, quasi incredulo, con le mani sporche di sangue, ad aspettare l'arrivo delle forze dell'ordine che lo hanno preso subito in consegna. Si indaga sul movente.
La coppia, non sposata, sarebbe stata già in forte crisi sentimentale, con una relazione ormai naufragata del tutto, tanto che pare fossero prossimi alla separazione. L'uomo però continuava a vivere lì. Dalle testimonianze raccolte inoltre, non sarebbe stata la prima discussione tra suocera e genero. Quest'ultimo infatti, pare fosse infastidito dai rimproveri della suocera che, in particolare, gli avrebbe più volte messo in chiaro la cruda verità sul fatto che il rapporto con la figlia fosse ormai terminato. Secondo i carabinieri questi dissidi avrebbero portato al triste epilogo di oggi.