CLAUDIO LAVAGGI
Cronaca

Oggi Badji diventa italiano: "L’Inno? L’ho già cantato"

Atletica Oggi la cerimonia per il velocista reduce dagli europei master "Vivo e lavoro qui da sempre, ho una bimba e presto potrò sposarmi".

Oggi Badji diventa italiano: "L’Inno? L’ho già cantato"

Bokar Badji, 36 anni: «Potevo diventare italiano a 18 anni, ma ci fu un inghippo»

Tempo fa avevamo iniziato così: è nato in Sicilia, abita a Bibbiano, lavora a Reggio, gareggia per Modena, si sente reggiano… ma non è italiano. Bene, ora non è più così, perché Bokar Badji, nato a Palermo il 7/11/1988 da famiglia senegalese che allora non aveva la residenza in Italia, oggi riceverà la cittadinanza italiana. La cerimonia sarà alle 12 nel municipio di Barco, alla presenza del sindaco e di alcuni amici, compreso Yassin Bouih, l’atleta reggiano che ha preso parte alle olimpiadi parigine e che a inizio a carriera fu allenato da Paolo Gilioli, proprio come Badji.

"E’ arrivato il grande giorno – dice Bokar – dopo… 36 anni d’attesa. In realtà potevo diventare italiano a 18 ma ci fu inghippo burocratico e così lo divento dopo altri 18 anni".

Con che spirito?

"Beh, io ho un grande rispetto per il mio paese d’origine, ma sono nato in Italia e vivo qui da sempre; abito a Bibbiano, ho una bambina, Leyla di due anni e presto mi sposerò con Awa, la mia attuale compagna".

Canterà l’inno di Mameli?

"A dire il vero l’ho già cantato ai campionati europei. Lo conosco bene, quindi spero di tornare su un podio internazionale con la maglia azzurra e concedere un replay. Mi aveva contattato anche la federazione senegalese, ma il mio obiettivo è quello di continuare a vestire la maglia azzurra".

Ci racconta la sua storia?

"Sono salito nel reggiano, a Quattro Castella, che avevo un anno. Concluso il percorso scolastico ora sono tecnico elettronico. Ho iniziato a giocare a calcio tra Quattro Castella, Barco, Puianello e Falk e nel 2015 ho chiuso col pallone. Nel 2017 ero in palestra e un professore di educazione fisica mi disse che ero tagliato per l’atletica. Ero scettico, sono andato al Camparada e ho visto che i risultati arrivavano. Allora mi allenava Paolo Gilioli ed ero tesserato per l’Atletica Reggio. La mia distanza preferita sono i 200, ma corro anche i 100, i 400 e i 60 indoor. Sono tesserato per la Fratellanza Modena e mi segue il prof. Giampaolo Cellario".

Il curriculum di Bokar è impressionante, con un oro europeo in staffetta 4x200, un bronzo europeo sui 200, argento tricolore nella 4x100 assoluti, 12 titoli italiani master tra 60, 100, 200, tutti conditi da ottimi tempi.

• RAGAZZI. Podio regionale a Piacenza per Emma Venturi, prima sui 60 in 8’’53 e terza nel lungo con m 4,75; Gloria Tarasconi ha vinto i 1000 in 3’15’’53, Emma Spinazzi il lungo con 4,77, poi seconda sui 60 in 8’’55. Seconda nella marcia Alessandra Gradinariu, km 2 in 11’’55’03.