Anche il gruppo di minoranza Viviamo Albinea attacca l’amministrazione sull’appalto dei servizi scolastici. Non sono mancate le polemiche dopo che Coopselios non gestirà più cinque sezioni dell’asilo nido e scuola dell’infanzia. La nuova gara d’appalto è stata vinta dalla cooperativa pavese Aldia, dopo un gestione trentennale di Coopselios. Per il capogruppo dell’opposizione Corrado Ferrari il problema, "a nostro avviso colossale, è che nelle cinque gare d’appalto precedenti si sia sempre e solo presentata Coopselios. Sembra che anche questa volta sia la cooperativa che l’amministrazione pensassero che le cose sarebbero andate come al solito", senza prevedere "che una gara d’appalto a fine anno potesse imporre un cambio di gestione a metà anno scolastico".
Il consigliere spiega che il bando scadeva a giugno, ma venne rinviato di sei mesi per le elezioni. "Due rinvii non sono possibili per cui la gara venne indetta ad anno scolastico iniziato – sottolinea –. Prevedendo la possibilità, cosa che non è stata fatta, di un possibile cambio di gestione si sarebbe dovuto probabilmente anticipare la gara prima delle elezioni. Si tratta di una gravissima mancanza da parte delle amministrazioni presente e passata che non hanno saputo gestire questa situazione". Intanto l’amministrazione risponde alle critiche di Rifondazione Comunista, che ha rimarcato la gravità della scelta di appaltare i servizi scolastici. "Anche noi avremmo preferito gestire un eventuale cambio di gestione a fine anno scolastico, ma non è stato possibile per la presenza di tre elementi oggettivi" dicono dal Comune.
"Il primo è che a fine 2023 è stato rinnovato il contratto nazionale del settore cooperative e fino al 14 giugno 2024 non sono state emanate le tabelle ministeriali con il nuovo costo della manodopera (+ 15%); il secondo è la concomitanza con le elezioni amministrative" che impediva variazioni di bilancio. "Il terzo – concludono – riguarda il codice dei contratti e le regole Anac sugli appalti che vietano proroghe del contratto in essere per un periodo superiore ai 6 mesi". Dal Comune assicurano che non ci saranno "disagi per i bambini ai quali è garantita la piena continuità educativa" e in tutte le sezioni di nido e scuola infanzia "i bambini, il 7 gennaio, troveranno ad accoglierli insegnanti ed educatrici che li hanno accompagnati per la prima parte dell’anno".
Matteo Barca