Ladri in cerca di oro rosso: sottratte nottetempo le grondaie di alcune cappelle dei cimiteri di Casina e Paullo: come già accuduto a Canossa e Quattro Castella, si ripetono i furti di rame nei luoghi – votati al silenzio e al rispetto – dove riposano i defunti.
Le solite bande che danno la caccia la rame continuano ad agire indisturbate, profanando i luoghi cari alle memoria delle comunità.
Come si diceva, dopo Canossa – dove la razzia di rame è stata compiuta addirittura in due tempi – e Quattro Castella, è arrivato anche il turno dei cimiteri di Casina e di Paullo dove alcuni cittadini, telefonando anche alla redazione del Carlino, hanno denunciato il furto di canale di rame da alcune cappelle cimiteriali.
Già questa estate erano sorte polemiche fra gli abitanti di Casina: si parlava allora di recitare, al cimitero, delle storie in memoria di alcuni defunti, e la comunità si era divisa tra favorevoli e contrari.
La notizia dei furti di rame ha sconvolto tutti. "In questi ultimi tempi il prezzo del rame è salito alle stelle e i ladri, pur di farne incetta, - ha detto il sindaco di Casina, Stefano Costi – non risparmiano i cimiteri, non hanno alcun rispetto neppure per i morti e questo è veramente grave. Gli episodi ladreschi, sia del cimitero di Casina che di Paullo, sono stati denunciati ai carabinieri di Casina i quali stanno eseguendo accurate indagini atte ad identificare i malviventi. Purtroppo in questi casi le difficoltà sono maggiori in quanto non disponiamo del supporto di filmati perché ai cimiteri non sono state installate videocamere".
Il tecnico comunale, geometra Montruccoli, dopo aver eseguito un attento sopralluogo sopralluogo ai due cimiteri principali, ha precisato che i furti hanno interessato solo il patrimonio privato, nessun danno al patrimonio pubblico. Infatti hanno sottratto i pluviali in rame ad una dozzina di cappelle di famiglia al cimitero di Casina e tre nelle cappelle Paullo. Le tombe non sono state toccate, i malviventi hanno scelto elementi consistenti del materiale di maggior valore e più facile da esportare. Complessivamente si tratta di un danno notevole per i familiari dei defunti, oltre al gesto sacrilego.
Settimo Baisi