Ieri era la giornata mondiale in "ricordo delle vittime della strada", ricorrenza che riporta terribili statistiche. Con Hicham Outtas e Anuar Mastaki in un anno sono nove le persone uccise, nel reggiano, da persone alla guida sotto l’effetto di alcol, droga o senza patente. Ubriaco e positivo a varie sostanze il 32enne che il 30 ottobre 2022 si sfracellò in auto contro un rustico lungo la Via Emilia a Gaida provocando la morte della compagna di 22 anni, il loro neonato e i due fratellini della ragazza, di 9 e 11 anni. Paolo Guidetti, 56 anni, è stato ucciso il 29 aprile mentre correva a bordo strada a Zurco di Cadelbosco: a travolgerlo un 45enne ubriaco e sotto l’effetto di cocaina. Il 25 giugno il ciclista 48enne Loris Forghieri, di Campagnola, è stato falciato da un’auto pirata a Fabbrico: si è spento il giorno seguente; qualche giorno dopo è stato arrestato l’omicida, un 26enne che non ha mai conseguito la patente. Il 42enne Emanuele Iori, di Albinea, è stato ucciso a Canali meno di un mese fa, il 21 ottobre, mentre andava in scooter al lavoro: lo ha travolto un automobilista 20enne ubriaco e drogato.
Secondo i dati (aggiornati al 16 novembre) dell’Osservatorio sulla sicurezza stradale Emilia-Romagna, quest’anno sono in crescita le collisioni mortali con vittime i pedoni: da 21 nel 2022, ai 35 di quest’anno. Il trend è in leggera flessione ma la triste conta è già a 213 decessi da inizio anno in regione; a Reggio erano stati 25 a novembre dell’anno scorso, 21 quest’anno. Cifre da guerra quelle mondiali (1,3 milioni di vittime), europee (21mila) e italiane (3mila). Secondo l’Asaps, in Italia dal primo gennaio al 12 novembre sono deceduti nell’immediatezza dell’incidente 347 pedoni e 175 ciclisti; i casi di pirateria sono stati 72 (ben di più le vittime) e sono morti 48 bimbi. Nei weekend le vittime sono state 1.133.
f. c.