Fabio Filippi usa la spada, Giuseppe Pagliani coniuga punture di spillo e diplomazia, Gianluca Nicolini si arma di mazza ferrata. La resa dei conti in Forza Italia, dopo le Regionali, con la mancata conquista di un seggio, in quota reggiana, a Bologna, parte dai media. E la replica di Nicolini, coordinatore provinciale Azzurro, alle parole al veleno dell’ex consigliere regionale azzurro ritornato alla politica attiva, è pesante: "L’attacco personale che in queste ore Filippi ha indirizzato contro di me è la concreta manifestazione di una delle cause che dell’astensionismo dei reggiani: la distanza tra i problemi reali delle persone e i vaneggiamenti di alcuni candidati. Il canto del cigno politico di Filippi non si è concluso come da lui auspicato col suo ritorno in consiglio regionale; e ora non contento, anziché chiedersi il perché non abbia raccolto i consensi auspicati, come fatto da Vignali a Parma, passa le ore ad addossare colpe inesistenti ad altri. Rispetto alle Regionali del 2020, infatti, la percentuale dei voti di Forza Italia a Reggio è raddoppiata e il dato è in linea con quello delle altre province. Siamo la seconda forza politica del centrodestra e l’ingresso di nuovi consiglieri comunali sta permettendo al nostro movimento politico di riorganizzare l’azione amministrativa sul territorio". Nicolini chiude poi coi colpi di mazza: "Da quasi un decennio gli elettori di Forza Italia sono costretti ad assistere ai ripetuti attacchi di Filippi contro di me. Mi duole dare nuovamente spazio a questo mesto teatrino e se dovremo fare una riflessione politica sarà quella di non ripresentare agli elettori ’minestre riscaldate’ che scendono in campo più per personalismo che per spirito di servizio".
g. g.