SETTIMO BAISI
Cronaca

Niente neve, l’ira delle ‘seconde case’: "È ora di sparare quella artificiale"

Lettera dei proprietari al Cerreto: "La località deve tornare a risplendere". Venerdì summit al Park Hotel .

Una veduta di Cerreto Laghi, meta di turismo e luogo pieno di seconde case. Ora però i proprietari chiedono investimenti al Comune

Una veduta di Cerreto Laghi, meta di turismo e luogo pieno di seconde case. Ora però i proprietari chiedono investimenti al Comune

La mancanza di neve a Cerreto Laghi in pieno inverno ha dato luogo a contestazioni fra utenti, operatori economici e la società di gestione degli impianti sciistici Turismo Appennino che, per porre fine alle polemiche, ha indetto una riunione per venerdì 7 febbraio alle ore 17 al Park Hotel. "L’incontro sarà l’occasione per aggiornare la comunità sulla situazione attuale degli impianti sciistici, – afferma il gestore della stazione cerretana – per rispondere anche a tutte le domande. La partecipazione è aperta a tutti i proprietari di seconde case e simpatizzanti di Cerreto Laghi".

Tutto è partito da una ‘lettera aperta’ dei proprietari delle seconde case a Cerreto Laghi, che per la maggior parte provengono dal versante ligure-toscano e considerano il Cerreto luogo di vacanze. "Cerreto Laghi deve tornare a risplendere: chiediamo aiuto e l’impegno di tutti".

Questo è l’appello lanciato dai proprietari delle seconde case di Cerreto, lo chiedono genitori, bambini e ragazzi iscritti agli Sci Club locali. "Noi amiamo questa stazione che frequentiamo da tanti anni e vorremmo che tornasse ad essere quella che è sempre stata in passato – il coro –: una delle stazioni sciistiche più belle di tutti gli Appennini. C’è però un grosso problema che lo impedisce: la mancanza di neve. Il clima sta cambiando, la neve naturale scarseggia sempre più, però ci chiediamo: come mai in stazioni sciistiche come Sestola o Corno alle Scale, dove siamo stati obbligati a spostarci per gare che in passato erano fiore all’occhiello del Cerreto, la neve sulle piste è presente tanto da consentire di allenarsi e gareggiare? La risposta: impianti di innevamento artificiale funzionanti, ovvero integrare con la neve artificiale visto che, a parità di condizioni climatiche, dove si è sparato, in Appennino, la neve regge, si continua a sciare".

Nel periodo in cui altre stazioni hanno creato neve artificiale, certamente supportati da un intervento di sostegno economico pubblico, al Cerreto ciò non è avvenuto. Si legge nella lettera: "Le seconde case, acquistate con sacrifici, sono rimaste vuote e gli abbonamenti stagionali pagati inutilmente, lunghe trasferte per far allenare e gareggiare i nostri ragazzi. Un comprensorio nato come stazione sciistica non è giusto che sia fermo al palo dopo tutti gli incentivi dati dal governo. Chiediamo l’aiuto e l’impegno di tutti: gestore, amministrazione comunale e soprattutto regionale per risolvere questa situazione"

Settimo Baisi