REDAZIONE REGGIO EMILIA

Niente Guardia Medica, insorgono i cittadini

Assemblea a Busana con i sette Comuni dell’Appennino e i rappresentanti della sanità. "Mancano i dottori anche a Ligonchio e Cavola"

Niente Guardia Medica, insorgono i cittadini

Mancata comunicazione però la decisione presa in ambito istituzionale sulla chiusura del punto di Guardia Medica di Busana è scattata il 2 ottobre scorso con amara sorpresa dei cittadini del comune di Ventasso, informati solo all’ultimo momento con avviso affisso sulla porta dell’ambulatorio medico, recante un numero telefonico. Difetto di comunicazione ma anche problema di numeri, secondo quello che è emerso venerdì sera nella pubblica assemblea svolta a Cervarezza nella sede municipale del comune di Ventasso con la partecipazione al completo dei sindaci (o loro sostituti) dei 7 Comuni dell’Unione dell’Appennino a confronto con i rappresentanti della Azienda sanitaria, dottoressa Marchesi responsabile Asl, la Gualtieri, direttrice Distretto montana, dall’altra parte il pubblico che chiedeva chiarimenti con qualche preoccupazione per il futuro. Non solo di guardia medica si è parlato, ma anche di mancanza di medici di base a Ligonchio e a Cavola. La ‘lezione’ sui dati statistici delle direttrici Marchesi e Gualtieri non ha convinto la platea e ha riportato agli anni in cui è stato chiuso il punto nascita del Sant’Anna perché al di sotto del parametro delle nascite. Ovviamente, alcuni hanno fatto rilevare, per salvare la poca gente della montagna il parametro deve riferirsi alle dimensioni del territorio e non al numero di abitanti. Il consigliere di minoranza del comune di Ventasso, Paolo Bargiacchi, ha ricostruito l’iter della riduzione delle guardie mediche in montagna da 3 a 2, partendo dalla Regione all’Asl di Reggio fino ad arrivare alla guardia medica di Busana, ha affermato che "tutti sapevano e che nessuno ha detto né fatto nulla per evitarlo". Tra il pubblico anche Sonia Masini già sindaco di Ramiseto e nota presidente per tanti anni della Provincia di Reggio. "Durante i miei incarichi politici ho sempre lottato per l’ospedale di Castelnovo Monti – ha detto la Masini –, la sanità della montagna ha sempre bisogno di essere difesa perché a noi mancano i numeri. Ora ci rendiamo conto che le cose stanno cambiando velocemente e che la sanità è in difficoltà perché mancano medici. Paghiamo l’errore del numero chiuso, programmazione sbagliata". Il sindaco di Ventasso Enrico Ferretti: "Non si chiude qui, c’è stata anche un’apertura da parte della direttrice Marchesi, anche se la Guardia Medica prosegue via telefono, dobbiamo lavorare insieme per colmare il vuoto di Busana, realizzare un ambulatorio in luogo per sopperire alle esigenze e ai bisogni dei cittadini". "Ho chiamato il numero indicato ma prima di me ce n’erano altri 29 ad aspettare, si allunga troppo il tempo di attesa", una delle segnalazioni.

Settimo Baisi