Il centrodestra reggiano non può essere contento del risultato elettorale, ma in Forza Italia tira aria di resa dei conti. A dare fuoco alle polveri Fabio Filippi, che ha mancato la rielezione a Bologna e indica, per il risultato mediocre di FI, un colpevole ben preciso: "L’incapacità politica del coordinatore provinciale Gianluca Nicolini". "Dal quale – afferma Filippi – ho dovuto subire attacchi palesi all’interno del partito e che non ha fatto mistero della sua propaganda elettorale solo per il candidato capolista". Il riferimento è a Giuseppe Pagliani con il quale l’ex consigliere regionale azzurro è caustico: "Voleva far splendere la sua stella, ma non c’è riuscito. Il duo Pagliani-Nicolini nel curare i propri interessi ha danneggiato quelli del partito. Il risultato di oggi conferma che spaccarsi sui nomi e mostrarsi divisivi non è un bene per il rilancio e la crescita del partito. L’incapacità politica di Nicolini è dimostrata dai numeri: Forza Italia a Correggio, comune di residenza di Nicolini, si ferma al 3,3% quando in montagna, a Casina e a Vetto abbiamo superato il 16% e a Castelnovo Monti e Toano oltre il 12%. Credo che questa tornata elettorale debba portare ad una riflessione seria all’interno di Forza Italia provinciale le cui scelte sbagliate hanno impedito di far scattare a Reggio il seggio per la Regione". E anche su quest’ultimo punto Filippi non si nasconde: "Il candidato ideale come terzo uomo era Tarquini, ma su di lui Nicolini ha posto il veto. Ha preso più di mille preferenze da civico, se fosse stato con noi probabilmente il partito avrebbe avuto la percentuale di voti necessaria per avere un un suo consigliere". Con 1817 preferenze Filippi comunque ha avuto un buon successo personale che tuttavia: "La soddisfazione – prosegue Filippi – per essere arrivato primo in provincia è tanta per chi, come me, è stato lontano dalla vita politica attiva per dieci anni".
Gabriele Gallo