Nata il giorno di Natale del 1924, la chiamarono Natalina e in questi giorni ha potuto brindare al secolo. Quella di Natalina Giglioli è una vita da favola che è passa dalla risaia al servizio su una nave mercantile, arrivando a sposare il comandante della nave.
Giovanissima, primogenita di sei figli, fu mandata, come molte ragazze dell’Appennino, alla monda del riso in Piemonte per guadagnare qualche soldo da ‘mettere in famiglia perché ce n’era bisogno’, e portare a casa un prezioso sacco di riso.
Così Natalina iniziò la sua vita lavorativa che non finì mai fino al raggiungimento della pensione. A vent’anni, finite le pause della guerra, Natalina andò a lavorare a Genova presso famiglie facoltose. Conobbe ed ebbe fiducia nella famiglia nobile Cosulich, affermati armatori che la imbarcarono sulle loro navi mercantili, dove lei stessa aveva chiesto di lavorare per guadagnare di più. Navigò per oltre 20 anni girando il mondo dall’Oriente all’Occidente. In quel lungo periodo della sua vita incontrò il comandante Michele Rando che divenne suo marito.
Intanto lei con i suoi risparmi aveva comprato casa a Genova dove andarono ad abitare da pensionati e fino alla morte del marito. Vedova e senza figli, Natalina cominciò a trascorrere l’estate sempre di più a Baiso nell’appartamento conservato al secondo piano della casa in cui aveva abitato da giovane con i suoi familiari, avendo sempre conservato un legame con la propria terra. Le ginocchia l’hanno tradita nella casa di Genova. Dopo essersi ripresa, oggi Natalina Giglioli vive nella Villa del Cardinale Pietro Boetto a Pegli di Genova, ma con la voglia, il pensiero e la speranza di poter tornare nella sua casa di Baiso.
Settimo Baisi