LARA FERRARI
Cronaca

Nasce la prima fonoteca dei dialetti

L’iniziativa è dell’associazione Léngua Mèdra che ha già raccolto registrazioni provenienti da tutta la provincia

Il gruppo di Léngua Mèdra: Corrado Barozzi, Rolando Gualerzi, Denis Ferretti, Andrea Gibertini, Luciano Cucchi e Gian Franco Nasi

Il gruppo di Léngua Mèdra: Corrado Barozzi, Rolando Gualerzi, Denis Ferretti, Andrea Gibertini, Luciano Cucchi e Gian Franco Nasi

Il gruppo di appassionati amici, cultori e ricercatori, dell’associazione Léngua Mèdra annunciano l’apertura della prima fonoteca dei dialetti della provincia di Reggio Emilia, raggiungibile al link https://lenguamedra.it/fonoteca/.

Ad oggi sono 32 le singole registrazioni provenienti da 23 località, comuni o piccoli paesi del territorio della provincia di Reggio, che fanno capo a un lavoro di raccolta in continua evoluzione e che nei prossimi mesi arriverà a una copertura ottimale dei dialetti reggiani locali e ‘udibili’, al medesimo link.

Ma già oggi rappresentano nel loro insieme un panorama molto vario della fonetica dei dialetti del territorio.

I componenti di Léngua Mèdra Corrado Barozzi, Elisabetta Bertani, Angelo Codeluppi, Luciano Cucchi, Denis Ferretti, Livio Ferretti, Andrea Gibertini, Rolando Gualerzi, Gian Franco Nasi, Brunetta Partisotti e Isarco Romani sono concordi nel ritenere i dialetti anzitutto lingue tramandate e evolutesi nell’uso quotidiano, nel corso dei secoli e per via orale. E solo in tempi relativamente recenti hanno avuto una loro possibile e mai definitiva ‘standardizzazione’ grafica e linguistica. Nonostante il dialetto non sia più per molti la lingua della quotidianità, migliaia e migliaia di persone delle comunità reggiane comprendono ancora molto bene il loro ‘dialetto o lingua-madre’ che dir si voglia, ma stentano a parlarla e ancor più a leggerla e scriverla.

"Per realizzare questa unica e utile fonoteca della lingua parlata reggiana sono state interpellate molte Biblioteche comunali della provincia e tanti ‘parlanti dialettali’, concordando l’invio di messaggi audio via WhatsApp. - spiega Gualerzi - Per salvaguardare l’originalità e le peculiarità del dialetto locale è stato proposto loro di raccontare: accadimenti, usi, ricette gastronomiche, festività e proverbi a loro piacimento. Con la raccomandazione: purché detti nella loro léngua mêdra". Sono già udibili frammenti dialettali di Albinea, Bagnolo in Piano, Baiso, Bibbiano, Cadelbosco Sopra, Campagnola, Carpineti, Casalgrande, Castelnovo né Monti, Cavriago, Correggio, Fabbrico, Guastalla, Gualtieri, Ligonchio, Montecchio, Novellara, Reggio Emilia, Rubiera, San Martino in Rio, San Polo d’Enza, Sant’Ilario, Scandiano.

Lara Maria Ferrari