Morto per il fisco a Reggio Emilia: “Sono risorto, mi ha chiamato l’Agenzia delle entrate”

Risolto il caso dell’imprenditore reggiano: “Immissione di dati errata nella successione di un mio omonimo”

Pietro Fanticini e il portale dell'Agenzia delle entrate

Pietro Fanticini e il portale dell'Agenzia delle entrate

Reggio Emilia, 27 luglio 2023 – Lui l’aveva presa sul ridere: “I miei figli, mi chiedono la consistenza dei beni lasciati in eredità. Mia moglie ricorda i più bei momenti passati insieme”. Ma a ieri, Pietro Fanticini, era morto un anno fa per l’Agenzia delle Entrate. Ma oggi “sono risorto oggi alle 13. Mi hanno telefonato, dicendomi che avevano ripristinato la realtà dei fatti”.

Ha fatto clamore il caso del 75enne imprenditore in pensione reggiano, finito in una storia a tratti assurda, dopo essersi reso conto che per il Fisco risultava morto. La scoperta? Dopo aver chiesto una ricetta al medico.

L'equivoco era nato dal fatto che un suo omonimo, sempre residente a Reggio, è deceduto nel dicembre 2022. “Nel pomeriggio - prosegue Fanticini - è arrivata anche una risposta ufficiale via pec dall'Agenzia delle Entrate, dove si spiega che c'era stata una immissione errata di dati in merito alla denuncia di successione del mio omonimo. Ora la situazione si è completamente risolta”.

L’agenzia delle entrate: “Errore nell’inserimento del codice fiscale”

“Il caso si è verificato – spiega in una nota l’Agenzia delle entrate -, perché un notaio ha inserito il codice fiscale del signor Pietro Fanticini al posto di quello di un altro contribuente, omonimo, in sede di dichiarazione di successione di quest’ultimo. A seguito della segnalazione di oggi, l'Ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Reggio Emilia ha corretto l’errore e ha contattato il professionista, che ha conseguentemente trasmesso la dichiarazione di successione con il codice fiscale giusto”.

L’ufficio ha quindi provveduto ad annullare la successione errata e a comunicare al contribuente la soluzione del caso.