CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Malore improvviso in mare, Angelo Spaggiari muore davanti alla moglie

Lutto a Reggio Emilia: la tragedia nel Livornese, mondo della cultura in lutto: "Se ne va un signore d’altri tempi, finisce un’era e siamo tutti un po’ più poveri". Per quasi 30 anni è stato direttore dell’Archivio di Stato di Modena

Angelo Spaggiari è stato per quasi 30 anni direttore dell’Archivio di Stato di Modena e dal 2005 ha ricoperto l’incarico di presidente della Deputazione di storia patria per le antiche province modenesi

Reggio Emilia, 20 luglio 2024 – È morto in mare per un malore davanti agli occhi della moglie: hanno cercato disperatamente di salvargli la vita ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. La tragedia si è consumata nel tardo pomeriggio di giovedì, sulla riva di Marina di Bibbona, provincia di Livorno. Così ha perso la vita Angelo Spaggiari, di Reggio Emilia. Aveva 85 anni. È stato per quasi 30 anni (dal 1979 al 2006) direttore dell’Archivio di Stato di Modena e dal 2005 ha ricoperto l’incarico di presidente della Deputazione di storia patria per le antiche province modenesi.

Stando a una prima ricostruzione dei fatti, Spaggiari stava nuotando vicinissimo alla riva quando è stato colto da un malore: la moglie si sarebbe accorta subito che qualcosa non andava. Immediato l’allarme. Il bagnino e la moglie di Spaggiari sono entrati in acqua, ma purtroppo il malore si è rivelato fatale. Dall’Archivio di Stato di Modena scrivono di aver perso "un pezzo importante della propria storia, la memoria vivente di una stagione di grande operosità e di fecondità culturale che ha segnato trent’anni della storia modenese. Del direttore Angelo Spaggiari ricorderemo per sempre l’innata gentilezza, la fine ironia, la profonda vocazione al servizio degli studiosi e della collettività, il forte attaccamento alle memorie della propria comunità. Il direttore ha sempre dimostrato fino agli ultimi giorni un forte attaccamento all’Archivio di Stato e alle sue iniziative, prendendone parte con instancabile impegno e genuino entusiasmo. Il suo insegnamento e il suo esempio saranno sempre presenti nella memoria di quanti lo hanno conosciuto e delle successive generazioni di archivisti" e assicurano che resteranno vivi "nella memoria di tutte le persone chiamate a raccogliere la sua eredità culturale e professionale". "Angelo Spaggiari – aggiunge la direttrice dell’Archivio di Stato di Modena, Lorenza Iannacci – lo ricordiamo tutti come un fine storico e intellettuale, direttore dell’archivio di Stato di Modena per 30 anni. Con lui va via un signore d’altri tempi, un uomo buono, uno dei punti di riferimento dell’archivio e del panorama culturale delle città di Reggio e Modena. Finisce un’era e siamo tutti un po’ più poveri. Caro direttore, buon viaggio".

"Notizia atroce e dolore profondo quanto improvviso – le parole di Alberto Cenci, storico ed editore, oltre che suo caro amico –. L’ho sentito lunedì, contento di stare nel suo mare toscano. Abbiamo scherzato con la solita ironia sulla storia e le cose estensi. Uomo di cultura vera, amava la città non il Palazzo. Aveva in cantiere un’opera, ’Le Ferite di Reggio’. La città ha davvero perso una persona importante, ma sono sicuro che il cielo di San Prospero ha una stella in più". Spaggiari, autore di numerosi scritti di storia istituzionale e teoria archivistica, si è occupato a lungo di storia istituzionale degli ex Stati Estensi e in particolare del riflesso del potere principesco sulle strutture politico-amministrative.

Dopo il diploma della Scuola di paleografia e Dottrina archivistica annessa all’Archivio di Stato di Modena, si laurea in Giurisprudenza a Modena. Dal 1966 entra nei ruoli dell’amministrazione archivistica statale e nel 1974 riceve l’incarico dell’insegnamento dell’archivistica alla Scuola di archivistica, paleografia e diplomatica dell’Archivio di Stato di Modena.

Nel ’75 collabora alla realizzazione della voce “Modena” della Guida Generale degli Archivi di Stato. Ha anche insegnato “Archivistica” all’Università di Bologna, quale supplente del professor Filippo Valenti di cui è stato allievo. Nominato “Primo dirigente” nell’amministrazione Archivistica nel ’79, viene incaricato della Direzione dell’Archivio di Stato di Modena e della Scuola di Archivistica, paleografia e diplomatica. È stato anche docente di Archivistica alla Facoltà di Scienze Matematiche fisiche e naturali del corso di Beni Culturali dell’Università di Modena e Reggio.