"Pronto soccorso di Scandiano: va percorsa ogni strada per mantenerlo". A sostenerlo sono i consiglieri di minoranza di Casalgrande Giuseppe Berselli e Paolo Debbi, che puntano il dito su una mancata presa di posizione da parte dei consiglieri di Noi per Casalgrande, la lista del sindaco Daviddi. Berselli e Debbi riferiscono di aver presentato un documento in consiglio comunale a Casalgrande per chiedere di modificare la norma che impedisce la proroga ai contratti con i gettonisti. "Un documento già approvato in Unione Tresinaro Secchia, soltanto i consiglieri della Lista Noi per Casalgrande avevano votato contro – dicono –. Purtroppo anche stavolta questa iniziativa non è stata sostenuta da Noi per Casalgrande e da Daviddi che non vogliono assolutamente il ricorso ai medici delle cooperative private: un atteggiamento a nostro giudizio ottuso perché toglie una possibilità alla sopravvivenza del pronto soccorso".
"Conosciamo bene le difficoltà del settore emergenza-urgenza, soprattutto quelle legate al punto di primo intervento di Scandiano – dicono i capigruppo del Pd e Voi per Casalgrande –. È importante che il Ctss e l’Ausl continuino a dialogare perché questo fondamentale presidio rimanga sul territorio del distretto. La scarsità di personale medico e infermieristico per l’emergenza-urgenza, problema purtroppo diffuso in tutta Italia, mette in forte difficoltà presidi come quello di Scandiano nonostante la volontà delle istituzioni regionali di mantenerlo".
Per gli esponenti dell’opposizione è dunque necessario favorire "ogni soluzione che vada nella direzione di mantenere aperto il ps. È stata fatta una proposta, portata dall’onorevole Rossi anche in Parlamento, per modificare la norma che impedisce una proroga alla possibilità di utilizzare temporaneamente medici di cooperative private, i cosiddetti gettonisti, che oggi permette il funzionamento del pronto soccorso. Almeno fino a maggio dell’anno prossimo. Senza una modifica di questa norma una proroga non sarà possibile". Si tratta di "una soluzione economicamente dispendiosa, ma probabilmente l’unica possibile per scongiurare nel breve periodo una riduzione o una chiusura".
Matteo Barca