Modello Invicta Gavasseto: "Facciamo giocare tutti"

Il presidente Fiaccadori: "Da noi vengono anche bimbi da fuori per trovare spazio. La nostra è una filosofia contadina. Il sogno? Vederli un giorno in prima squadra".

Modello Invicta Gavasseto: "Facciamo giocare tutti"

Modello Invicta Gavasseto: "Facciamo giocare tutti"

È una delle tante realtà della nostra provincia che fa calcio per il sociale, per i ragazzi del posto. Parliamo dell’Invicta Gavasseto, del quale ci racconta il presidente Roberto Fiaccadori.

Fiaccadori: qual è la filosofia di questa realtà?

"Far giocare i ragazzini del posto nella nostra scuola calcio, e anche bambini che vengono da fuori per trovare spazio, e portarli un giorno nella nostra prima squadra che fa la Terza categoria. La nostra è una filosofia contadina".

Quali sono le difficoltà?

"I numeri: siamo a 5 chilometri da Reggio, ma se vent’anni fa a Gavasseto c’erano mille abitanti, oggi saranno appena un centinaio in più. In base alle annate facciamo le squadre, ogni anno va fatta conta e valutazioni".

A inizio giugno avete ospitato le finali del Torneo Scolastico Csi: che esperienza è stata?

"Una giornata impegnativa, ma ne è valsa la pena. È stato meraviglioso vedere 72 squadre sui nostri campi parrocchiali, con più di 800 bambini dalla mattina alla sera dell’8 giugno".

Avete anche delle ragazze tra i tesserati?

"Sì, e hanno fatto parte della nostra Under 13 del Csi".

Prima diceva che l’obiettivo è di portare i ragazzi del posto in prima squadra.

"Avevamo iniziato – 15 anni fa – con ragazzini che avevano aderito al nostro vivaio e ce li siamo portati fino a 5 anni fa nella Juniores. Poi venivano dirottati a Masone, ma abbiamo pensato di costruire la Terza e oggi ci siamo. Ho anche fatto domanda di ripescaggio per la Seconda, avendo perso la finale playoff col Puianello. La prima squadra deve essere uno sbocco per i nostri ragazzi".

Tra le vostre iniziative c’è il Trofeo Landini.

"È dedicato a Stefano Landini, un ragazzo cresciuto a Gavasseto con la passione del calcio, purtroppo scomparso prematuramente nel 2016. Quest’anno abbiamo fatto il 7° memorial per le annate 2013, 2014 e 2015".

Quali sono le strutture dove prende vita la vostra attività? "Oltre Gavasseto, c’è il parrocchiale di Sabbione, dotato di luci. Le squadre si allenano lì. Vorrei sottolineare la stagione dell’Under 16 interprovinciale: ha fatto un buon campionato ed è arrivata nella finale del ‘trofeo città di Masone’ perdendo con la Solierese".

A maggio avete chiuso la stagione con una bella festa.

"Esatto, la ‘Pasqua dello sportivo’. La facciamo la terza settimana di maggio, quando finisce la Pentecoste. Siamo stati tutti insieme per salutarci".

Il sogno qual è?

"Completare le squadre della trafila delle giovanili, dai più piccoli alla Juniores. Colgo l’occasione per ringraziare tutta la gente e i volontari che fanno parte della nostra realtà".

g.m.