"Sì, è davvero un buon momento", dice Stefano Cassani, allenatore del Lentigione dopo il successo di mercoledì pomeriggio ottenuto sul campo della Vis Cittadella Modena che ha permesso ai rivieraschi di accedere ai sedicesimi di finale di Coppa Italia "la squadra risponde, gioca sempre con intensità e arrivano pure i risultati".
A questo punto sorge spontanea la domanda. Dove volete arrivare?
"Credo sia prematuro parlare di obiettivi, abbiamo giocato soltanto undici gare e ci sono diverse squadre ben attrezzate che non sono ancora entrate nella carburazione giusta, magari perché hanno cambiato molto a partire dal tecnico".
Distinguiamo, come vede la Coppa Italia?
"Per noi era importante dare spazio a chi non gioca solitamente e con la Cittadella ho messo in campo ben dieci giocatori che non avevano iniziato la gara di campionato. Anche nel prossimo turno, che sarà in casa il mercoledì 20 col Ravenna, giocheranno pochi di quelli che vanno in campo nel campionato. Ciò non toglie che giochiamo per vincere".
Il quarto posto in campionato fa sognare?
"È presto, aspettiamo almeno la fine dell’andata: al comando c’è meritatamente il Tau Altopascio che è squadra valida e ben allenata, ma che non credo abbia obiettivi di promozione, cosa che invece hanno dichiarato da subito Forlì e Ravenna. Per me le due squadre che si giocheranno il primo posto sono queste, anche per il mercato che hanno fatto".
E il Lentigione come si colloca?
"Noi siamo lì, senza proclami, per fare un campionato tranquillo e vedere giornata dopo giornata dove possiamo arrivare. Ma abbiamo comunque tanto da migliorare".
Tutti gli allenatori dicono così, ma poi non dicono cosa migliorare.
"Come mentalità stiamo progredendo giorno dopo giorno, l’amalgama deve crescere perché la squadra è stata rinnovata e io stesso sono nuovo. Poi si può far meglio anche individualmente".
Gli allenatori non sono mai contenti. Lei lo è del suo Lentigione?
"Sì, i giovani si sono inseriti in un gruppo di giocatori esperti in modo eccellente. Hanno trovato un buon terreno e hanno molta fame".
Tutti dicono che il Lenz impone ritmi infernali alle partite. C’entra anche il lavoro del preparatore atletico Samuele Tomasini?
"Samuele è con me da tre anni ed è un ottimo professionista. Alla squadra chiedo un ritmo alto e contiamo di tenerlo sino a fine campionato".
Una parola per definire il suo Lentigione?
"È la squadra più forte che abbia mai allenato. E’ vero, sono giovane (35 anni, ndr), ma l’esperienza della società, i tanti anni in categoria ne fanno davvero una bella realtà".
Claudio Lavaggi