Il Comune di Villa Minozzo riceve la seconda medaglia d’argento al valore militare: il secondo encomio in onore delle vittime di Minozzo è stato comunicato in questi giorni dal competente Ministero. Il primo conferimento arrivò nel 1950 per i martiri di Cervarolo.
Ad annunciarlo con orgoglio è il sindaco, Elio Ivo Sassi, in veste anche di Presidente provinciale dell’Alpi-Apc (Associazione liberi partigiani italiani - partigiani cristiani): "Il nostro Comune appone al proprio glorioso gonfalone una seconda medaglia d’argento al valore militare: a Cervarolo si aggiunge Minozzo".
La motivazione con cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha decretato l’atto, su proposta del ministro della difesa Guido Crosetto, recita: "Frazione montana del Comune di Villa-Minozzo, di saldi e storici sentimenti antifascisti, confermando le elevate tradizioni patriottiche e la insofferenza al giogo nazifascista, reagiva con la più ostinata opposizione ad ogni invito dell’oppressore alla collaborazione, subendo con fermezza d’animo depredazioni, saccheggi, incendi e distruzioni".
"Il supporto fornito ai partigiani – prosegue – e la risolutezza nel non rivelare alcuna informazione offriva all’invasore il pretesto per far pagare a tutta la popolazione di Minozzo il prezzo della fiera resistenza, per cui, in tre giorni, il nemico barbaramente trucidava, con disumana e bestiale ferocia, sedici abitanti indifesi e tre partigiani combattenti".
"Il sacrificio di tante innocenti vite umane – conclude il documento – testimonierà per sempre il nobilissimo tributo di sangue offerto dalla popolazione a difesa della libertà, dell’onore e della Patria".
Questi tragici fatti avvennero tra la fine del mese di luglio e i primi di agosto del 1944. "Il conseguimento della seconda medaglia d’argento al valore militare costituisce per tutti noi un risultato eccezionale – afferma Sassi – ma rappresenta anche e soprattutto una doverosa riconoscenza al paese di Minozzo e a tutto il territorio comunale. La richiesta di riconoscimento che come Amministrazione comunale e come Alpi-Apc inoltrammo nella primavera di due anni fa, con molta fede e speranza, è stata favorevolmente accolta".
"Questo riconoscimento ci ha riempito di gioia– conclude – nella consapevolezza che l’eccidio di Minozzo è una ferita ancora aperta nella gente, nei figli e nipoti delle vittime, il cui dolore può ora trovare consolazione nel altri massacri di quel tragico periodo".
s.b.