BENEDETTA SALSI
Cronaca

Minacciato dai tifosi sul web, il sindaco: denuncio. Ma Materazzi insiste: “Ora mi chieda scusa”

L’ex calciatore dell’Inter: si deve vergognare di quello che ha fatto. Solidarietà a Vescovi, si muovono associazioni anti cyberbullismo

L’ex calciatore Marco Materazzi, difensore dell’Inter e della nazionale azzurra, e il sindaco di Vezzano Stefano Vescovi

L’ex calciatore Marco Materazzi, difensore dell’Inter e della nazionale azzurra, e il sindaco di Vezzano Stefano Vescovi

Reggio Emilia, 2 luglio 2024 – Da una parte un sindaco di provincia costretto a oscurare i profili social a causa delle troppe minacce ricevute, dall’altra un campione del mondo ed ex bandiera nerazzurra, Marco Materazzi, che non ha digerito l’attacco ricevuto da quel primo cittadino tramite la sua pagina privata e non ci tiene a smorzare i toni. La pietra dello scandalo è stata il commento: "Vergogna del calcio italiano. Miracolato". Parole messe nero su bianco sabato sotto un post di Materazzi da Stefano Vescovi, 36enne primo cittadino di Vezzano sul Crostolo, comune di quattromila anime del primo appennino reggiano, appena rieletto per il secondo mandato con una lista civica, appoggiata anche dal Pd.

La reazione social di Marco Materazzi al sindaco di Vezzani Stefano Vescovi
La reazione social di Marco Materazzi al sindaco di Vezzani Stefano Vescovi

Materazzi ha ripostato quel commento e una foto di Vescovi con la maglietta della Juventus nelle storie della sua pagina Instagram ufficiale seguita da oltre un milione di follower-tifosi, mettendo accanto l’emoticon di un pagliaccio e una musichina da circo. "Non si può avere tutti la stessa fede, ma la cosa più vergognosa è che questa persona è un sindaco in carica. Scusate, di solito nemmeno li considero, ma uno che dovrebbe far bene alla comunità va premiato", ha scritto il difensore. E ha scatenato l’inferno.

Una valanga di minacce, insulti e intimidazioni ha travolto il sindaco e la sua famiglia. Tanto da costringerlo, su indicazione dell’ufficio legale dello stesso social network, a sospendere temporaneamente i profili Facebook e Ig per fare sgonfiare questa bolla d’odio; con Vescovi che, nelle ore successive all’esplosione del caso, aveva spiegato che quel messaggio fosse riferito ai comportamenti "scorretti" tenuti da Materazzi nella sua carriera sportiva e aveva invitato l’ex calciatore per il futuro "a non mettere in pubblica gogna nessuno, valutando che ci sono persone che non reggono determinate cose".

Ma il campione del triplete non arretra. "Quello che dovevo dire l’ho detto. Ha ricevuto tante minacce di morte? Problema suo, poteva pensarci prima. Io non ho fatto niente di male – ribadisce Materazzi –. Quello che ha scritto lui è da meno? Io non ho minacciato nessuno. Quel sindaco faccia un comunicato dove si vergogna di quello che ha fatto, chieda scusa, senza problemi, e io lo riposto. Ma si deve vergognare di quello che ha fatto. L’ha fatto lui, io non ho mica fatto niente di male. Mi ha scritto ‘miracolato’... Questa è una cosa fatta a modo? Ha fatto tutto da solo, quindi è un problema suo, non mio".

Nel frattempo il primo cittadino sta invece incassando la solidarietà di tantissimi cittadini e colleghi. Ora il primo cittadino del Reggiano sta valutando se si configurino profili di reato per sporgere eventuali querele, anche contro Materazzi.

Le associazioni nazionali contro il cyberbullismo e gli hater sui social – attive nella tutela delle persone contro questi atteggiamenti – si sono già mosse sul caso e stanno scandagliando le nuove leggi per capire se questo sia uno dei casi da manuale. Al vaglio anche l’ipotesi di una denuncia da parte di Vescovi al calciatore per oltraggio a pubblico ufficiale, in riferimento all’emoticon con il volto di un pagliaccio.