ANTONIO LECCI
Cronaca

Mercadini e la storia dell’atomica

Stasera alle 21 al teatro Bismantova di Castelnovo Monti, è in programma "Little Boy. Storia incredibile e vera della bomba...

Stasera alle 21 al teatro Bismantova di Castelnovo Monti, è in programma "Little Boy. Storia incredibile e vera della bomba...

Stasera alle 21 al teatro Bismantova di Castelnovo Monti, è in programma "Little Boy. Storia incredibile e vera della bomba...

Stasera alle 21 al teatro Bismantova di Castelnovo Monti, è in programma "Little Boy. Storia incredibile e vera della bomba atomica", con Roberto Mercadini (foto), accompagnato dalle musiche eseguite dal vivo da Dario Giovannini.

"Little boy", alla lettera "ragazzino", è il nome in codice della bomba atomica sganciata su Hiroshima il 6 agosto del 1945. Con un sarcasmo atroce, si è dato un nomignolo affettuoso all’ordigno che provocherà la più grande strage di tutti i tempi: 160.000 vittime. Questa storia è tutta così, dall’inizio alla fine: cioè dai primi risultati della fisica quantistica all’esplosione. Ovvero piena di estremi che si toccano: piena di ironia e di orrore, di calcoli perfetti e di casualità assurde, genio e idiozia, domande che hanno troppe risposte o che non ne hanno nessuna.

Ed è piena anche di "little boys", di "ragazzini": Niels Bohr che, ancora studente, sbalordisce il suo insegnante di fisica con una risposta apparentemente sconclusionata; Werner Heisenberg che a soli 21 anni sarà già collaboratore di Bohr e che vincerà il premio Nobel a 31 anni, Enrico Fermi che a 14 anni darà già segno di una intelligenza quasi inquietante divorando un libro apparentemente illeggibile: un testo di fisica del 1800, scritto in latino e lungo novecento pagine. Alla fine si resta sgomenti, riflettendo pure su come l’intelligenza dell’uomo sia tanto potente a creare quanto a distruggere.