REDAZIONE REGGIO EMILIA

Meningite, caso sospetto a Reggio Emilia

Il 14enne non è grave. Profilassi per i contatti stretti, dai familiari ai compagni di classe. I sintomi, la trasmissione e l'incubazione: cosa c'è da sapere sulla malattia

L'ospedale di Reggio Emilia

L'ospedale di Reggio Emilia

Reggio Emilia, 19 dicembre 2022  - Un caso di sospetta meningite batterica si è verificato sabato pomeriggio scorso in un ragazzo di 14 anni, residente a Reggio Emilia. A renderlo noto è la direzione Ausl. Il giovane è ricoverato nel reparto di pediatria dell'Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, in condizioni non gravi e sta effettuando le terapia prevista.

"Per prevenire la diffusione della malattia il servizio di igiene e di sanità pubblica - conclude la nota dell'azienda sanitaria locale - si è attivato tempestivamente per l'individuazione dei contatti stretti (famigliari, scolastici e sociali) e nella giornata di domenica sono state attuate le opportune misure di profilassi". 

Meningite, sintomi e trasmissione

La meningite meningococcica è una malattia provocata da un batterio (Neisseria meningitidis) e può essere contagiosa. La trasmissione avviene con l'emissione di goccioline di saliva parlando, starnutendo o tossendo, e pertanto sono a rischio di contagio le persone che hanno avuto contatto stretto (distanza inferiore a 1 metro) e prolungato con l'ammalato nei 7 giorni precedenti la malattia. Il periodo di incubazione varia da 2 a 10 giorni, di solito 3-4 giorni.

L'Ausl consiglia comunque, nelle 4 settimane successive all'ultimo contatto con il malato, di porre attenzione alla comparsa di febbre con intenso malessere, mal di testa intenso, rigidità nucale, nausea, vomito e spesso petecchie (piccole macchie rosse della pelle). In caso di comparsa di sintomi dopo un contatto con un ammalato, è necessario rivolgersi al proprio medico curante o al pronto soccorso, riferendo che si è stati a contatto con un caso di meningite.