FRANCESCO PANDOLFI
Cronaca

Reggio Emilia, lastre pericolanti alla Mediopadana. Transenne contro nuovi crolli

Un vetro si è già schiantato sul binario 4: timori tra i passeggeri. Resta aperta, poi, l'annosa questione parcheggi

Le lastre pericolanti (Foto Artioli)

Le lastre pericolanti (Foto Artioli)

Reggio Emilia, 6 giugno 2018 - Una lastra di vetro che cade improvvisamente sulla banchina della piattaforma del binario 4. Un passeggero che, in attesa del treno, per poco non viene colpito. Scene, queste, che nessuno si aspetterebbe di vedere in una stazione nuova e ipertecnologica. Eppure, il fatto è avvenuto l’altra mattina nella stazione Mediopadana, opera dell’archistar spagnolo Santiago Calatrava, mentre un gruppo di viaggiatori stava aspettando il treno dell’alta velocità diretto verso sud.

E, tra i viaggiatori che transitavano ieri in stazione, la preoccupazione era tangibile. "L’evento della lastra di vetro probabilmente sarà stata episodico, certo è che la manutenzione della struttura dovrebbe essere al primo posto – commenta Sara Antonaci –. La stazione, infatti, non dà l’idea di essere lasciata all’abbandono". "Può anche essere un caso, ma non dovrebbe accadere un episodio così grave – ribatte l’amica Federica Pellegrino –. Opere di questo calibro, dopo essere state finite, dovrebbero continuare a essere gestite con attenzione".

"È la prima volta che mi fermo in questa stazione e al primo impatto mi è sembrato di essere in una cattedrale nel deserto. La struttura è sicuramente bella, ma mi ha dato l’idea di essere sporca e poco curata", commenta Riccardo Rossi, di Torino. Ai tanti viaggiatori che fanno tappa in città, però, la stazione a una prima occhiata appare imponente e anche molto gradevole, salvo poi rivelare le problematicità. "L’impatto che si ha sulla stazione è che sia un’opera bella e di cui ci si ricorderà in futuro – dice Claudio Lo Monaco, consigliere nazionale dell’Archeoclub d’Italia –. Quanto accaduto, però, deve far riflettere e farci chiedere cosa potrebbe accadere da qui a dieci anni, visto che questa lastra è caduta dopo pochi anni dall’inaugurazione".

La manutenzione della stazione, allora, tra i turisti diventa il tema principale. Guardando la struttura della Mediopadana, allora, alcuni passeggeri rilevano anche la probabile "inutilità di alcune lastre di vetro, che sinceramente sembrano non avere senso", conclude Eugenia Penna. La lastra di vetro, in realtà, non è il primo problema segnalato in stazione. Non vanno dimenticate, infatti, le infiltrazioni d’acqua che hanno interessato proprio i pannelli, con tanto di pioggia sulla testa di chi si trova a salire sui treni durante gli acquazzoni. O la ruggine in altri punti dell’opera inaugurata nel 2013.

A questi si aggiunge anche l’annosa diatriba che si è creata intorno al parcheggio selvaggio dei viaggiatori. Gli automobilisti, infatti, abbandonano le macchine in posti di fortuna, proprio perché non trovano parcheggio. Il Comune aveva annunciato che avrebbe rimediato con un’opera di allargamento dell’attuale area riservata agli stalli, con sbarre all’ingresso e pagamenti. Il bando doveva partire in primavera, ma a oggi ancora non se ne hanno notizie. Nel frattempo, si corre ai ripari con un cantiere-tampone che dovrebbe portare a 150 posti auto in più per l’estate.