La marcia della Reggiana procede a rilento e la classifica, adesso, inizia a fare paura. Dopo la bella e convincente vittoria con il Frosinone del 20 ottobre ci eravamo tutti illusi di aver ritrovato quella squadra pratica e brillante apprezzata all’inizio del campionato, ma le due sconfitte successive – a Palermo e con il Cosenza – hanno nuovamente addensato parecchi dubbi sul cielo granata. La compagine vista al ‘Barbera’ e al ‘Città del Tricolore’ è infatti sembrata troppo fragile, a tratti addirittura impaurita, come ha ammesso lo stesso Meroni in conferenza stampa. La cosa più preoccupante, al di là dei numeri che tra poco vedremo e che sono impietosi, è nella sensazione che il gruppo non abbia ancora le certezze tecniche a cui aggrapparsi nei momenti di difficoltà.
La buona volontà non manca, perché anche nel secondo tempo con il Cosenza la reazione c’è stata, ma è sembrata più figlia del carattere che di uno spartito radicato. È certamente ancora presto per pensare a soluzioni drastiche, ma la Reggiana sta facendo davvero troppa fatica. Nelle ultime otto gare ha infatti ottenuto la miseria di cinque punti. Tradotto in crudi numeri, significa che negli ultimi due mesi viaggia a una media di 0,62 a match: un trend ovviamente da retrocessione e che va invertito al più presto. In tal senso le prossime due (a Bari e poi in casa con il Catanzaro) che arrivano prima della sosta saranno importantissime e faranno capire se la squadra avrà la forza di risollevarsi oppure se bisognerà far scattare l’allarme. Quello che si concluderà il 10 novembre con la sfida interna ai calabresi guidati da Caserta – che tra l’altro a giugno fu vicinissimo alla panchina della Regia – è un mini ciclo che abbiamo sempre battezzato come fondamentale per il percorso salvezza e rivelatore delle reali ambizioni granata. Vedremo se Portanova e compagni sapranno reagire in modo autorevole oppure se ci si dovrà preparare ad un inverno molto più rigido di quanto si potesse immaginare dopo il buon inizio di campionato.
I granelli nella clessidra sono sempre meno, il tempo stringe e alla ripresa il calendario diventerà ancora più severo visto che sono in programma quattro gare dall’alto coefficiente di difficoltà: derby a Cesena, ‘derby’ casalingo col Sassuolo, trasferta a Cremona e derby interno col Modena. Carpe diem, Regia. Francesco Pioppi