Reggio Emilia, 25 ottobre 2024 - Si è aperta questa mattina l'udienza preliminare per l’ex luogotenente delle Fiamme gialle Cosimo Cifarelli, 60 anni, imputato per induzione indebita a dare o promettere utilità e rivelazione e utilizzazione di segreti di ufficio, e anche per gli altri due imprenditori finiti nell’inchiesta del pubblico ministero Isabella Chiesi assieme al militare.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il finanziere, difeso dall'avvocato Mattia Fontanesi, sarebbe stato destinatario di "altre utilità indebite o guadagni corruttivi" come emerso da intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali portate avanti dai suoi stessi colleghi.
Cifarelli venne arrestato in flagranza di reato proprio dai Finanzieri reggiani nel dicembre 2022, mentre riceveva una presunta ’mazzetta’ da duemila euro in contanti da un imprenditore 73enne a sua volta imputato (il reato 319 quater, secondo comma, prevede la responsabilità anche dell’interlocutore, seppure in forma più lieve), assistito dall’avvocato Rita Gilioli. Figura anche un terzo uomo imputato: un altro imprenditore 68enne, tutelato dall’avvocato Nicola Tria, è stato intercettato nel corso di conversazioni telefoniche con Cifarelli; chiacchierate in cui il militare si sarebbe messo "a disposizione" dietro compenso di denaro, per rivelargli segreti d’ufficio. Per loro tre in febbraio il pm Chiesi aveva chiesto il rinvio a giudizio. Davanti al giudice Silvia Guareschi, ieri mattina i difensori hanno sollevato questioni preliminari su cui il gup si è riservata la decisione. In aula erano presenti il procuratore capo Calogero Gaetano Paci e il pm Chiesi. "Attendiamo la decisione del giudice - ha dichiarato l'avvocato Gilioli - per poi valutare la scelta del rito processuale". L'udienza preliminare proseguirà in gennaio.