Maxi parco fotovoltaico ’Giambattista’. Anche la Regione presenta le sue osservazioni

La Regione esprime osservazioni sul progetto del parco fotovoltaico a Sant’Ilario, richiedendo valutazioni ambientali e modifiche per ridurre impatti negativi.

Maxi parco fotovoltaico ’Giambattista’. Anche la Regione presenta le sue osservazioni

Maxi parco fotovoltaico ’Giambattista’. Anche la Regione presenta le sue osservazioni

Anche la Regione, come promesso dall’assessore all’agricoltura Alessio Mammi a un incontro elettorale con l’attuale sindaco Marcello Moretti, ha inviato le proprie osservazioni al Ministero dell’Ambiente sul progetto del mega parco fotovoltaico Giambattista di Calerno. Il maxi impianto, della potenza di 80 MWp e proposto dalla società romana Lilo Solar, prevede l’installazione di pannelli solari su una superficie di 81,876 ettari, circondati da campi di foraggio e colture di pomodori. Le osservazioni rientrano nell’ambito della procedura di Valutazione di impatto ambientale. La Regione afferma che nel progetto non è indicato se sia o meno coerente con la delibera del Consiglio regionale 125/2023 che disciplina i criteri di localizzazione e le modalità di occupazione del suolo agricolo. Il parco deve ridurre la superficie coperta dai pannelli o aumentare le aree asservite: l’area coperta deve non superare il 10% del terreno occupato. Va poi ricalcolata la distanza da Villa Spalletti (bene culturale vincolato). Poi, verificare se sia rispettato il corridoio di salvaguardia per la Via Emilia bis: è ancora un progetto, ma il tracciato è stato individuato. Come segnala anche la Provincia, da approfondire le alternative progettuali in termini di localizzazione, dimensionali (altezza dei moduli fino a 4,8 metri) e tecnologici "considerando l’impatto su un contesto di particolare valore, costituito da un grande canale agricolo tra gli abitati di Calerno e Sant’Ilario… ambito agricolo di rilievo paoesaggistico". Si individua rischio di accumulo data la presenza nelle vicinanze di almeno altri 2 impianti fotovoltaici: si chiede di verificare le ricadute su inquinamento luminoso ed elettromagnetico, consumo di suolo, isole di calore e variazioni microclimatiche.

Francesca Chilloni