REDAZIONE REGGIO EMILIA

"Maxi fotovoltaico. Serve uno stop"

Calerno, affollata assemblea coi parlamentari dem "Le istituzioni locali non siano scavalcate".

Calerno, affollata assemblea coi parlamentari dem "Le istituzioni locali non siano scavalcate".

Calerno, affollata assemblea coi parlamentari dem "Le istituzioni locali non siano scavalcate".

I parlamentari reggiani si impegneranno a chiedere una moratoria per garantire che anche gli interventi partiti prima che uscisse il decreto che impone alle Regioni di individuare le aree idonee o non idonee per la realizzazione di agrivoltaico e fotovoltaico debbano ricevere l’approvazione delle istituzioni locali su cui devono essere realizzati.

Questo, in estrema sintesi, quanto emerso dall’incontro organizzato dall’amministrazione di Sant’Ilario alla sala civica di Calerno e che ha visto la partecipazione di un folto pubblico, interessato a capire cosa succederà all’impianto progettato sul loro territorio, che ha ricevuto l’opposizione dell’amministrazione locale. Ospiti, al tavolo dei relatori, i parlamentari reggiani Ilenia Malavasi, Graziano Delrio e Andrea Rossi. Assente alla serata, condotta dal sindaco Marcello Moretti, il deputato Gianluca Vinci, che si è scusato per l’assenza, dovuta a precedenti impegni istituzionalii.

"Le comunità locali hanno ragione a farsi sentire – ha sottolineato il senatore Graziano Delrio – perché ci sono interventi di dimensioni tali che impattano in maniera importante sul territorio che tocca poi alle amministrazioni locali gestire. Amministrazioni, cosa che fa ulteriormente rabbia, non guadagnano nulla da questi interventi che sono, lo ricordiamo, privati. La cosa giusta da fare sarebbe imporre a Sant’Ilario la produzione di un certo quantitativo di megawatt da energia pulita, ma poi lasciare all’amministrazione la decisione dell’area idonea ad ospitare l’impianto".

Il parlamentare Andrea Rossi, sull’iniziativa di Gianluca Vinci, che ha chiesto al Governo di ripensare la gestione della cosa dando maggiore potere ai sindaci, ha commentato: "Siamo assolutamente disponibili a fare le cose in modalità bipartisan se serve alla comunità. Va messo in campo un decreto che stabilisca quali sono le aree idonee e quelle non, facendo una pianificazione che parta dal locale".

Ilenia Malavasi ha sottolineato come “dobbiamo fissare le regole che consentono e definiscono le aree d’intervento, magari identificando aree non di pregio, tutelando quindi il paesaggio, specie quando è importante come quello della Val d’Enza".

Il sindaco marcello Moretti promette battaglia: "Non smetteremo di farci sentire e di mettere in campo ogni azione possibile per far rivedere questa scelta".