FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

Maxi campi fotovoltaici, il Tar boccia i ricorsi. Il Comune: “Vincono i cittadini”. Bloccati due progetti

Il caso a Sant’Ilario. Non si escludono ricorsi al Consiglio di Stato delle aziende soccombenti: la Sun Gigawatt 1 srl, con sede a Milano; e la bresciana Neoen Renewables Italia srl

Il caso a Sant’Ilario. Non si escludono ricorsi al Consiglio di Stato delle aziende soccombenti: la Sun Gigawatt 1 srl, con sede a Milano; e la bresciana Neoen Renewables Italia srl

Il caso a Sant’Ilario. Non si escludono ricorsi al Consiglio di Stato delle aziende soccombenti: la Sun Gigawatt 1 srl, con sede a Milano; e la bresciana Neoen Renewables Italia srl

Reggio Emilia, 9 gennaio 2025 – Si allenta la morsa a tenaglia dei maxi campi fotovoltaici sul territorio di Sant’Ilario: il Tar di Parma ha bocciato i ricorsi contro l’amministrazione comunale di due società che intendevano realizzare altrettanti impianti nella frazione di Calerno – uno alle spalle del ristorante Mareluna, l’altro lungo via Martiri – nonostante fossero in contrasto con gli strumenti urbanistici del Comune.

Ieri sono state rese note le motivazioni dei verdetti, emessi dal collegio presieduto dal giudice Italo Caso.

Grande soddisfazione in Municipio: “Riconosciuto il ruolo degli enti pubblici locali – ha dichiarato il sindaco Marcello Moretti –. Si restituisce dignità ai cittadini e all’amministrazione. Si riconosce la necessità di trovare un equilibrio tra esigenze di produzione energetica da fonti rinnovabili e di rispetto del paesaggio e del patrimonio, che non può essere considerato, come invece chiedevano le ditte proponenti, subalterno”.

L’amministrazione – che era patrocinata dall’avvocato Alessandro Merlo della Provincia – parla di “operazioni volute da privati che non hanno consultato l’amministrazione locale nella scelta della collocazione e del dimensionamento degli impianti”.

Non si escludono ricorsi al Consiglio di Stato delle aziende soccombenti: la Sun Gigawatt 1 srl, con sede a Milano; e la bresciana Neoen Renewables Italia srl. Ma la duplice vittoria resta un importante punto fermo anche rispetto ad altri due progetti incombenti sulla zona: il primo, proposto da Iren Green Generation Tech, è previsto sul confine, alla Bertana di Gattatico,ad est della zona industriale di Taneto; il secondo – attualmente al vaglio del Ministero dell’Ambiente – è quello proposto alla società romana Lilo Solar nei campi vicini a Villa Spalletti, tra Calerno e Sant’Ilario capoluogo, con superficie “pannellata” di oltre 81 ettari.

“Siamo ovviamente molto soddisfatti di queste sentenze – ha dichiarato il sindaco Marcello Moretti –, le cui lunghe e articolate motivazioni ci riserviamo di studiare in maniera approfondita. Prima di qualsiasi commento tecnico, ci limitiamo ad applaudire questa vittoria del diritto, riconoscendo la grande professionalità dei nostri tecnici che hanno dovuto affrontare una normativa complessa”.

Il progetto della Neoen riguardava un impianto con superficie di 12 ettari con potenza di picco di oltre 8,8 Mwp; la Pas (Procedura abilitativa semplificata) era stata richiesta il 23 dicembre 2023. Il Comune aveva trasmesso la determina negativa della Conferenza dei servizi il 14 maggio 2024, basata sugli “strumenti urbanistici comunali che non consentono l’attività richiesta da Neoen”; in particolare si intendeva costruire l’impianto a sud della via Emilia (di fonte all’Ecu) a meno di 500 metri dell’area di Villa Spalletti, protetta dal punto di vista storico-architettonico, agricolo e paesaggistico.

L’impianto della Sun Gigawatt (8 ettari, potenza di oltre 5,76 Mwp) era previsto a sempre a ridosso della via Emilia, non lontano da Interpump; la richiesta di Pas era stata avanzata il 7 febbraio 2024. In questo caso il diniego era stato motivato per la collocazione dell’area nella fascia di rispetto di 500 metri da due beni tutelati: la Chiesa parrocchiale e la Cappella del cimitero di Calerno.

Da una prima lettura superficiale dei verdetti, spiega il sindaco si evince “la correttezza degli strumenti urbanistici ed il loro ruolo importante all’interno del sistema normativo. Emerge forte il concetto che la transizione energetica, fortemente voluta dalla nostra amministrazione, non può passare attraverso interventi calati dall’alto che bypassano gli enti locali. La dimensione, le caratteristiche e la collocazione di impianti fotovoltaici sono caratteristiche che devono essere condivise con chi amministra il territorio. Non si può operare in modo indiscriminato, nemmeno in un settore fondamentale e condiviso come questo. Servono strumenti urbanistici adeguati, condivisi, per la collocazione ottimale di questi impianti”.

Riflessioni ancor più importanti se riportate al maxi parco progettato dalla Lilo Solar. Al risultato hanno concorso anche il lavoro svolto dall’ingegner Claudia Strozzi (resp. Ufficio tecnico comunale), e “le associazioni ambientaliste e degli agricoltori che hanno condiviso il nostro approccio, e i cittadini con i quali c’è stata condivisione piena della necessità di contrastare l’intervento”.