Massimiliano Rossi stroncato a soli 51 anni, ingegneri in lutto. Era il mago dei software

Fu il primo a realizzare un gestionale per i consulenti del tribunale reggiano

Massimiliano Rossi, era il mago dei software

Massimiliano Rossi, era il mago dei software

Reggio Emilia, 16 febbraio 2023 - Il mondo degli ingegneri reggiani è in lutto per la morte prematura di Massimiliano Rossi, stroncato da una malattia all’età di 51 anni. Era un professionista stimatissimo e nel suo lavoro aveva raggiunto numerosi successi. Tra questi in particolare si ricorda il primo software in Italia per la selezione e gestione dei consulenti tecnici di ufficio del Tribunale di Reggio predisposto grazie alle sue qualificate competenze. Rossi ha operato anche come progettista e analista di sistemi informatici per l’Efsa, l’autorità per la sicurezza alimentare della Comunità Europea con sede a Parma. Inoltre ha costituito un primario studio professionale in città nel campo della progettazione, programmazione e sistemistica nel campo dell’Information Technology e nelle metodologie di Business Modelling. I colleghi lo descrivono come una persona sempre attiva, disponibile, propositiva e attento nonché puntuale nei suoi interventi.

Ricco anche il suo impegno nell’ordine e nella fondazione degli ingegneri reggiani. Era iscritto dal 2004 e nell’ordine ha ricoperto l’incarico di consigliere dal 2017 al 2021 ed era stato anche membro della commissione informatica dal 2009 al 2013, nonché responsabile della Commissione Industria 4.0 nel quadriennio 2019-2021, membro della Commissione Informazione (2013-2017, 2017-2021, 2022-2026), consigliere del Consiglio di Disciplina per il quadriennio 2022-2026, membro delle Commissioni di

Federazione Formazione, Industria 4.0 nel quadriennio 2017-2021 e Informazione nel quadriennio 2022-2026.

Ordine e Fondazione che "esprimono il loro cordoglio per la perdita dello stimato collega". Rossi lascia la madre Lina, la moglie Marina e la figlia Marzia. Domani i funerali alle 15 presso la chiesa delle camere ardenti dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, poi la tumulazione nel cimitero di San Prospero Strinati.