REDAZIONE REGGIO EMILIA

Masone, furto al centro sportivo: "Non ci sentiamo al sicuro"

Una decina di porte e serrature forzate tra spogliatoi, sala caldaia, magazzini, container e bar, oltre ad avere arraffato un...

Masone, furto al centro sportivo: "Non ci sentiamo al sicuro"

Una decina di porte e serrature forzate tra spogliatoi, sala caldaia, magazzini, container e bar, oltre ad avere arraffato un computer e attrezzature per la manutenzione dei campi. Un bottino complessivo da 2-3mila euro. Ma è solo un allarme di una percezione ormai diffusa a Masone: "Qui non ci sentiamo sicuri". A ribadirlo è Andrea Biavati, presidente e storico dirigente dell’Asd Masone (attualmente in Prima Categoria), che ieri mattina si è ritrovato l’amara sorpresa. Alcuni ignoti infatti nella notte erano entrati forzando la recinzione che divide la struttura sportiva dal parco adiacente di via Manzotti, per poi aprire una a una tutte le porte, muniti di piede di porco. "Non si è salvato niente – prosegue Biavati –. Addirittura hanno divelto l’ingresso della caldaia… Il danno maggiore è legato proprio alle strutture, ma una volta dentro hanno rubato un computer, borse mediche e attrezzature per la manutenzione dei campi, come un soffiatore. Senza dimenticare che qui a Masone ospitiamo anche la Morello Footbal School: Dario Morello è passato a vedere e nel magazzino dove custodisce il materiale riservato ai ragazzi mancano diverse cose". Il campo sportivo di via Manzotti, di proprietà della Fondazione dello Sport a cui tramite assicurazione spetterà il compito di riparare i danni – era già finito nel mirino dei ladri 5 anni fa, quando alcuni ignoti avevano rubato tra le altre cose un trattorino tagliaerba.

"Anche nel 2016 avevano provato a forzare la rete – prosegue il presidente dell’Asd Masone –. Non a caso abbiamo spostato gli oggetti più preziosi da un’altra parte: per certi versi a volte conviene lasciare tutto aperto; almeno così non ci saremmo ritrovati tutte le serrature da cambiare". Ma Biavati sottolinea un altro aspetto ancor più preoccupante: "In questa zona ci sentiamo poco sicuri. Una percezione confermata anche dai fatti: l’ultimo tentato furto è avvenuto due settimane fa, intorno alle 20.30, nella camera da letto di due persone che erano al piano terra a guardare la televisione. Vedendo anche quanto sta accadendo a Reggio città vien da pensare che nulla sia casuale. Speriamo vengano rafforzati i controlli, anche se comprendo bene non sia facile intervenire ovunque".

Stefano Chiossi