Reggio Emilia, 16 ottobre 2024 – Aveva 68 anni, Marco Gentili, ed era andato in pensione da poco dopo una vita spesa al servizio degli altri come infermiere dell’Ausl. Stamattina era nel bosco a cercare castagne ed è stato ucciso da un proiettile che l’ha raggiunto all’inguine: è morto dissanguato nel giro di pochi istanti. La tragedia è avvenuta a Leguigno di Casina, nell'Appennino Reggiano intorno alle 9 del mattino. Nella zona, precisamente nella frazione di Trezzara, è presente una riserva di caccia dove proprio stamattina era in corso una regolare battuta di caccia al cinghiale segnalata dai cartelli. Sono tre i colpi sparati dai cacciatori e si sta indagando per capire chi può avere esploso il colpo che ha colpito e ucciso Gentili. La maggior parte dei cacciatori è della stessa zona.
Da ricostruire se il cacciatore abbia sparato mancando l'ungulato e poi il proiettile sia finito accidentalmente nel bosco oppure se abbia scambiato la vittima per un animale a causa della fitta nebbia che gravava sul bosco. Nella zona, precisamente nella frazione di Trezzara, è presente una riserva di caccia dove stamattina era in corso una regolare battuta di caccia al cinghiale segnalata, come da normativa, dai cartelli
I militari hanno sequestrato i fucili dei cacciatori che hanno partecipato alla battuta di caccia: sotto indagine anche le corrispondenti pallottole per avere un riscontro con il proiettile fatale. Nessuno al momento è in stato di fermo anche perché, almeno per il momento, la Procura di Reggio Emilia che ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo non ravvisa la sussistenza delle esigenze cautelari
Sono tre i colpi di fucile che sono stati esplosi nel momento della tragedia che è costata la vita di Marco Gentili. Vari partecipanti alla battuta di caccia sono stati interrogati dai carabinieri che hanno indagando per ricostruire cosa sia accaduto. Quasi tutti i partecipanti alla battuta di caccia sono della stessa zona della vittima.
Marco Gentili è morto davanti all'amico con il quale era andato a cercare castagne: nonostante sia stato dato subito l'allarme, i soccorritori non hanno potuto nulla per salvargli la vita.
Marco Gentili è stato ucciso dal colpo sparato da uno dei cacciatori: il proiettile lo ha raggiunto all'inguine, recidendo un arteria vitale. L'amico che era con lui lo ha sentito gridare: "Aiuto!". Percorsi pochi passi, Gentili si è accasciato al suolo già privo di vita.
Una ventina di cacciatori, la maggior parte dei quali del posto, è uscita questa mattina per una battuta di caccia al cinghiale. Oggi è mercoledì, uno dei giorni in cui è previsto l'abbattimento degli ungulati. La tragedia è avvenuta intorno alle 9.
Questa mattina Marco Gentili era andato a cercare castagne con un amico, proprietario del bosco dove stavano camminando. Nella zona, soprattutto nelle prime ore della giornata, gravava una fitta nebbia. In un terreno vicino si stava svolgendo una battuta di caccia.
Ex infermiere che aveva lavorato anche al Sert, Marco Gentili - ucciso stamattina da un colpo di fucile che l'ha raggiunto nei boschi reggiani - era molto noto e apprezzato a Leguigno di Casina, sull'Appennino. Era stato anche volontario della Croce Rossa. "Una persona sempre disponibile", così lo descrivono i suoi compaesani. Lascia due figli: dopo la separazione, Gentili viveva solo nella piccola frazione di Leguigno.