FRANCESCO PIOPPI
Cronaca

Marchioro, cuore granata: "Primi? Che piacere"

"Ho 88 anni e qualche acciacco: seguo poco. Ma devo fare i complimenti alla società e a mister Viali"

Pippo Marchioro, classe 1936, è il tecnico che guidò la Reggiana verso la Serie A

Pippo Marchioro, classe 1936, è il tecnico che guidò la Reggiana verso la Serie A

"Ultimamente ho qualche acciacco dovuto all’età e riesco a seguire pochissimo, ma la Reggiana è sempre la Reggiana…Siamo primi in classifica? Complimenti a mister Viali allora! Se non succedeva dal 1993, quando c’ero io, significa che qualcosa di buono avevamo fatto… Anzi, qualcosa di grande direi. Mi fa molto piacere per questa nuova società che le cose stiano funzionando".

Le congratulazioni alla Reggiana capolista arrivano direttamente dal mito: Pippo Marchioro.

L’ex tecnico granata, 88 anni, è infatti stato l’ultimo trainer ad issarsi in vetta in Serie B prima dell’altra sera, quando con la vittoria sul Brescia si è – di fatto – riscritta la storia. 31 anni dopo il mondo è cambiato in maniera totale e globale e fare paragoni tecnici diventa impossibile, ma se c’è una cosa che può accomunare le due squadre è la predisposizione a lavorare di collettivo nelle due fasi e l’assenza di ‘grandi nomi’ e di prime donne che catturano i riflettori.

Qui è giusto fermarsi, perché le epoche sono così lontane e perché la Reggiana di oggi dovrà tenere i piedi ben saldi a terra e continuare a marciare con un solo obiettivo in testa: la salvezza.

La squadra sta dando ottime risposte ed è giusto godersi questo momento felice, ma la Serie B è il campionato ‘trappola’ per eccellenza e gli esempi, anche recenti, devono essere tenuti ben presenti.

Il Modena l’anno scorso trascorse le prime dieci-dodici giornate nelle parti alte della classifica, poi piano piano ebbe un calo che si trasformò in un vero e proprio crollo.

Tanto che i ‘canarini’ ottennero la salvezza praticamente al fotofinish.

Adesso per la Reggiana e per tutto l’ambiente arriverà la prova più difficile: quella di continuare il percorso con equilibrio, ricordando il punto di partenza. La cosa confortante, tra le tante viste in questo inizio, sembra essere il fattore campo con Rozzio e compagni che hanno dimostrato di essere perfettamente a proprio agio davanti al pubblico amico.

Una cosa che l’anno scorso, purtroppo, non si era quasi mai percepita tanto che la Regia di Nesta sembrava quasi ‘intimorita’, contratta, quando si giocava al ‘Città del Tricolore’. C’erano probabilmente anche motivazioni di natura tattica, ma il risultato fu che la prima vittoria interna arrivò solo il 22 ottobre, all’undicesima giornata (Reggiana-Venezia 1-0) e in totale furono appena tre (le altre con Catanzaro e Modena).

Il passo è diverso, ma è vietato farsi illusioni.