REDAZIONE REGGIO EMILIA

Maltrattamenti a donna incinta, lei chiede aiuto e scattano le indagini

Quando si è compreso che si trattava di possibili violenze domestiche è scattato il ’codice rosso’ con accertamenti dei carabinieri

Maltrattamenti a donna incinta, lei chiede aiuto e scattano le indagini

E’ scattato l’ennesimo "codice rosso", ieri mattina, dopo la segnalazione di presunti maltrattamenti e violenze ai danni di una donna poco più che trentenne, di origine straniera, che è risultata anche in stato di gravidanza. E’ accaduto a Reggiolo. La donna, in un momento in cui pare fossa sola in casa, ha richiesto l’intervento dei carabinieri per segnalare presunte violenze ai suoi danni. La vittima non si esprime in italiano e questo non ha fatto emergere con chiarezza il messaggio della donna. Ma facendo capire di essere incinta e di avere bisogno di soccorso sanitario, sono stati mobilitati gli operatori coordinati dalla centrale operativa del 118.

L’ambulanza della Croce rossa locale ha raggiunto l’abitazione indicata, dove è emerso che la richiesta di soccorso non riguardava in modo diretto lo stato di gravidanza, quanto invece una situazione diversa, legata a presunte violenze domestiche. La giovane donna, dopo una prima valutazione, è stata caricata in ambulanza e trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Guastalla. Alla stessa struttura sono arrivati poco dopo i carabinieri per raccogliere le dichiarazioni della donna e fare avviare le indagini da "codice rosso", previste per questi casi.

Gli episodi di violenza o di minacce alle donne sono numerosi anche sul territorio della Bassa. Come dimostra pure l’intensa attività svolta nella apposita "stanza" allestita ormai da tempo al piano terra della caserma dei carabinieri di Guastalla, oltre che nella sede della polizia locale, in via Castagnoli. Strutture in cui operano carabinieri e agenti formati proprio per questo tipo di situazioni.

a.le.