Si trovava in vacanza con la propria famiglia e, dopo qualche tempo in spiaggia, aveva deciso di fare un tuffo in mare. Proprio mentre si trovava in acqua, però, è stato colto da un malore fatale. A nulla sono valsi i soccorsi dei bagnini prima e dei sanitari del 118, intervenuti poco dopo sul posto.
Tutta la comunità di Torre Maina è sconvolta per la morte di Pietro Alessandretto, 53 anni: abitava a Modena ma lavorava a Rubiera, come responsabile del magazzino del gruppo Rondine. È deceduto nel primo pomeriggio di giovedì a punta Prosciutto, rinomata spiaggia di Porto Cesareo, nel Salento.
Quella che doveva essere una vacanza si è trasformata in una tragedia per la famiglia di Alessandretto che ora è avvolta nel dolore. L’uomo si era appunto tuffato in mare ma, all’improvviso, si è sentito male.
Il bagnino si è reso conto dell’uomo in difficoltà e subito ha prestato soccorso ad Alessandretto. Pochi istanti dopo gli operatori sanitari erano sul posto ma per il 53enne non c’era più nulla da fare. Pietro Alessandretto lascia la moglie Monica e i figli Luca e Sara, oltre al fratello Salvatore.
La famiglia è precipitata nel più profondo dolore. La salma, dopo il dramma, è stata restituita ai parenti e ieri sera è stato celebrato un rosario alle camere ardenti di Sassuolo in memoria del 53enne.
A celebrare i funerali sarà il parroco don Pierino Sacella.
Le esequie sono state fissate per martedì mattina alle 9.30 nella chiesa di Torre Maina. Il corteo funebre proseguirà poi per il cimitero locale.
"Alessandretto ha avuto questo malore in spiaggia e purtroppo non sono riusciti a rianimarlo – sottolinea il parroco don Sacella, che ben conosceva la famiglia – . I suoi bambini, che ora sono ragazzi hanno frequentato il catechismo qua da noi. Esprimo cordoglio alla famiglia colpita dalla disgrazia".
v.r.