Malattie simulate per non lavorare, frode e peculato: tre carabinieri forestali di Reggio Emilia indagati

L’indagine è partita da una rivelazione ad un imprenditore riguardo un’ispezione imminente per consentirgli di regolarizzare alcune carenze. Due militari sono stati sospesi dal servizio, l’altro è stato trasferito

Carabinieri forestali

Tra carabinieri forestali in servizio a Reggio Emilia sono indagati frode e peculato (foto di repertorio)

Reggio Emilia, 17 settembre 2024 – False attestazioni, frode, peculato e malattie simulate. Di questo sono accusati tre carabinieri forestali di Reggio indagati dalla Procura reggiana diretta dal procuratore capo Calogero Gaetano Paci che per due di loro ha applicato la misura interdittiva della sospensione delle loro funzioni fino ad un anno, mentre l’altro militare è stato trasferito. L’inchiesta ha portato a fare luce su presunte irregolarità nella gestione dei turni di servizio, che avrebbero portato all’attribuzione di indennità non spettanti, con un danno erariale stimato in oltre 10mila euro.

Tutto è scaturito da una rivelazione anticipata di informazioni riservate ad un imprenditore, riguardo un’ispezione imminente, per consentirgli di porre rimedio ad alcune carenze gestionali. Le indagini, supportate anche da attività tecniche di intercettazione audio-video, che sono durate quasi un anno e sono state condotte dai carabinieri forestali in servizio a Reggio, coordinati dal comandante del gruppo di Modena, hanno poi fatto emergere ulteriori condotte presunte illecite.

Tra queste, la falsificazione della documentazione di servizio per coprire turni inferiori a quelli previsti. E per due militari è stata ipotizzata anche la simulazione di patologie per giustificare assenze dal servizio, trascorse in attività ricreative. Un ulteriore addebito riguarda l’uso improprio di utenze della caserma da parte di uno degli indagati.