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L’ultimo saluto a Sam: "Addio gigante buono. Manchi come l’aria"

Una folla, ieri, al funerale del cestista di 24 anni morto di trombosi. Le dediche degli amici sulla bara: "Portarti il broncio era impossibile".

L’ultimo saluto a Sam: "Addio gigante buono. Manchi come l’aria"

di Antonio Lecci

"Grazie per i sorrisi, per il divertimento, grazie per essere stato sempre te stesso", "Tre parole: amico, compagno, fratello. Sarai per sempre con me", "Sarai sempre il nostro angelo custode".

Sono alcune delle frasi scritte sul legno chiaro della bara di Samuel Dilas, il pivot di 24 anni, colpito da un malore a Lumezzane, dove giocava a basket in serie B. Ieri pomeriggio, ai funerali nella Collegiata di Santo Stefano a Novellara, la cittadina dove Samuel abitava, c’era una folla tale che la capiente chiesa non è riuscita a contenere tutta. Dalla cittadina bresciana sono giunti compagni di squadra, ragazzi delle giovanili, dirigenti… Sono arrivati rappresentanti della Federazione basket di serie B, della società di Forlì in cui Sam aveva giocato, ma soprattutto della Pallacanestro Novellara, dove Dilas era cresciuto come giovane e come sportivo. E poi le associazioni locali, tra cui la Croce rossa, in cui sono attivi da tempo padre e nonno di Sam.

Il parroco, don Giordano Goccini, ha parlato di una giornata triste, grigia: "Samuel era un giovane dalla vita forte, energica, di una bellezza particolare". E ha sottolineato il gesto di amici e familiari, riferendosi ai messaggi scritti sulla bara. "Grazie per quello che ci hai donato", ha aggiunto. Il dono è stato il concetto espresso negli interventi al microfono, in cui Samuel è stato descritto come "un gigante buono, un vero amico di cui potersi fidare". Il presidente della Pallacanestro Novellara, Daniele Mariani Cerati, ha ricordato Sam: "Per i giovani sarà un esempio da seguire, ma anche un sogno da inseguire. Ora sta giocando la sua partita più bella, neppure tanto distante da noi".

La mamma di uno dei suoi migliori amici ha raccontato aneddoti sulla sua bontà d’animo. Lo stesso ha fatto un dirigente della Virtus Lumezzane. E il sindaco Elena Carletti, con la voce rotta dalla commozione: "Sam è cresciuto in una famiglia straordinaria. Ai giovani chiedo di aggregarsi attraverso lo sport e di rinsaldare la loro amicizia, cementificandola proprio col ricordo di Samuel. Faremo senz’altro qualcosa per ricordarlo".

Commosso il messaggio degli amici di sempre ("Non si poteva portare il broncio a Sam") e delle coetanee con le quali Sam aveva condiviso la prima gioventù ("Era il nostro zio d’America, quello che ce l’aveva fatta"). Infine, il messaggio del compagno di squadra Edoardo Maresca, affiancato da Marika, fidanzata di Sam: "Mi mancherai come l’aria, non solo in campo ma anche fuori. Grazie per quello che mi hai dato".

Alla fine, in chiesa, il lungo corteo di amici e conoscenti per porgere il cordoglio ai familiari di Samuel, ai quali i ragazzi dell’Under 14 del Lumezzane hanno voluto donare un pallone da basket, con dedica al loro campione.

Offerte potranno essere destinate alla Pallacanestro Novellara, per aiutare bambini e ragazzi in difficoltà a partecipare ad attività e corsi sportivi. Sperando che qualcuno di loro possa diventare un campione, proprio come Samuel Dilas.