DANIELE PETRONE
Cronaca

L’insediamento ufficiale. Massari proclamato sindaco. Entro venti giorni deve nominare la sua giunta

Il magistrato vidima i voti: Sic fuori dal Consiglio, ecco chi entra in Sala Tricolore. Toto assessori: Rabitti esclusa eccellente, in ascesa la Mori e Cantergiani. .

L’insediamento ufficiale. Massari proclamato sindaco. Entro venti giorni deve nominare la sua giunta

L’insediamento ufficiale. Massari proclamato sindaco. Entro venti giorni deve nominare la sua giunta

La prima fascia tricolore non si scorda mai. Marco Massari è stato proclamato ufficialmente sindaco ieri in municipio dove si è insediato con tutti i crismi. Camicia azzurrina, stessa giacca blu portafortuna che indossò alla presentazione da candidato e visibilmente emozionato, il primo cittadino ha prestato giuramento sulla Costituzione nella ‘sala gialla’ del Comune. E poi le foto di rito, con la moglie Roberta e dall’abdicante Luca Vecchi (e con lui, ‘decade’ tutta la sua giunta) come in un simbolico passaggio di testimone. Di fatto si sono chiusi i lavori della commissione elettorale centrale presieduta da Francesca Malgoni, magistrato del tribunale di Reggio, la quale ha dato lettura del verbale conclusivo, vidimando i voti e di conseguenza dando lettura dei 32 membri del nuovo Consiglio Comunale per il mandato 2024-2029.

IN SALA DEL TRICOLORE

Oltre allo stesso sindaco, entrano 17 consiglieri del Pd, la più folta rappresentanza della maggioranza: Lanfranco de Franco, Stefania Bondavalli, Annalisa Rabitti, Marwa Mahmoud, Davide Prandi, Cecilia Barilli, Ada Francesconi, Davide Corradi, Matteo Iori, Riccardo Ghidoni, Luisa Carbognani, Nicolò Medici, Cinzia Ruozzi, Claudio Pedrazzoli, Francesca Boni, Giuliano Ferrari e Giovanni Anceschi. Pronti a subentrare nell’ordine come riserve – in caso qualcuno degli aventi diritto dovesse andare in giunta o rinunciare – Sara Paderni, Nando Ganassi, Fabiana Montanari e Federico Macchi.

Un consigliere per Europa Verde ossìa Carlotta Bonvicini (se entra in giunta, scatta Alessandro Miglioli) e uno per la lista civica di Massari ovvero Rosario Martorana. Sempre legato al ‘pacchetto’ di coalizione di centrosinistra, entra Roberto Neulichedl del MoVimento 5Stelle (se diventa assessore, lo rileverà Gianni Bertucci). Mastica amaro Sic (e in particolare la più votata di lista, Federica Zambelli) che resta fuori dal Consiglio per 4 voti e probabilmente anche dalla giunta.

Per quanto riguarda l’opposizione, due consiglieri per Coalizione Civica dove si riconfermano Dario De Lucia e Fabrizio Aguzzoli. Per il centrodestra, entrano il candidato sindaco sconfitto Giovanni Tarquini, Carmine Migale e Letizia Davoli per il suo ‘listino’ (Mattia Soliani prima riserva). Per Fratelli d’Italia, Alessandro Aragona, Mattia Marziani, Cristian Paglialonga, Gianluca Vinci e Lorenzo Melioli (prima riserva Roberta Rigon). Per la Lega, Alessandro Rinaldi e per Forza Italia, Claudio Bassi.

‘TOTO-GIUNTA’

Massari ora ha dieci giorni di tempo per indire il primo Consiglio che si terrà entro dieci giorni dalla stessa convocazione. Dunque, entro venti giorni deve nominare la sua giunta che sarà formata da nove assessori. Cinque o sei saranno in quota Pd. Sicuri, a meno di clamorosi colpi di scena, de Franco (vicesindaco che continuerà il lavoro alla casa), Mahmoud (scuola, integrazione e dialogo interculturale) e Bondavalli (sport e commercio). In ascesa le quotazioni di Roberta Mori (pari opportunità?), presidente dell’assemblea dem. Così come il capogruppo uscente Gianluca Cantergiani (bilancio?). In lizza anche Cecilia Barilli e Davide Prandi. Mentre l’esclusa eccellente sarebbe Annalisa Rabitti, la quale si candida al ruolo di presidente del Consiglio Comunale dove però potrebbe esserci il ‘bis’ di Matteo Iori che gode dei consensi pure dell’opposizione. Altre certezze la Bonvicini (oltre alla mobilità può ricevere i lavori pubblici) e Neulichedl del M5s (cultura o ambiente). E tra i fiduciari di Massari, in auge Marco Pedroni: se non va in giunta, può andare nel Cda di Iren o ai Teatri come presidente.