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Il sindaco Fausto Torelli assieme all’assessore all’Economia Stefano Ferri
Nessun aumento dell’Imu, quest’anno, ma sconti sostanziosi per le abitazioni concesse in locazione con contratto concertato. È la decisione presa dalla giunta Torelli, che nel consiglio comunale di mercoledì 5 febbraio porterà in discussione - unitamente al bilancio di previsione triennale - le aliquote delle imposte municipali per l’anno 2025.
Per l’Imposta Municipale Propria (Imu) resta una generale esenzione per le abitazioni principali, compresa l’eventuale pertinenza: non sono soggette al tributo fatta eccezione per le abitazioni considerate ‘di lusso’ (categorie catastali A/1, A/8 e A/9) a cui viene applicata l’aliquota dello 0,60%.
Sono parificate all’abitazione principale e quindi esentate le unità abitative sfitte possedute da anziani o disabili ricoverati stabilmente in casa di riposo o cura. Agevolati i fabbricati rurali ad uso strumentale che beneficiano dello 0,10%.
La novità sostanziale rispetto allo scorso anno riguarda gli appartamenti e le case dati in affitto con contratto concordato. Per il proprietario che, invece di ricorrere al canone libero, sceglie questa tipologia di locazione l’aliquota scenderà allo 0,86%; esiste inoltre un ulteriore abbattimento del 25% dell’imposta previsto dalla normativa nazionale.
"Abbiamo voluto agevolare una tipologia di contratto virtuoso - spiega l’assessore a bilancio e tributi Stefano Ferri - in quanto consente l’applicazione di canoni mediamente inferiori a quelli di mercato, calmierando gli affitti, con benefici effetti per gli inquilini e anche per i proprietari che ottengono un risparmio fiscale".
La misura dell’affitto concordato, aggiunge Ferri, "è il frutto del confronto tra le parti sociali, tenuto conto delle caratteristiche, delle dimensioni e dell’ubicazione dell’immobile, quindi si tratta di un canone ben ponderato ed equo che l’amministrazione comunale non può che favorire azionando la leva fiscale".
Francesca Chilloni