Lentigione, Costa tuona: "Ancora nessun ristoro"

Il consigliere, il sindaco e il referente del Comitato alluvionati insorgono "Abbiamo fatto un censimento puntuale dei danni, ma il governo ha detto no".

Lentigione, Costa tuona: "Ancora nessun ristoro"

Da sinistra Edmondo Spaggiari, Carlo Fiumicino e Andrea Costa

"Nessun ristoro per i lentigionesi che subirono l’esondazione dell’Enza nel dicembre del 2017". Lo annunciano il sindaco brescellese Carlo Fiumicino, il consigliere regionale Andrea Costa e il referente del Comitato alluvionati, Edmondo Spaggiari. "A dire no alla nostra richiesta è stato il Governo di centrodestra. Ci siamo mossi per tempo, quando ancora il Decreto per la Romagna era depositato in Commissione Ambiente al Senato. Grazie al lavoro di censimento dei danni fatto nel 2017 – dichiara Costa – siamo stati in grado di allegare anche le certificazioni puntuali dei beni alluvionati, e stimare in 1,4 milioni di euro la cifra necessaria al parziale ristoro dei danni patiti dai lentigionesi. Credo che un lavoro così puntuale, e la modestia della cifra, meritassero l’accoglimento".

L’emendamento è stato rigettato. Ma la battaglia non è finita. "Attraverso le deputata reggiana Ilenia Malavasi verrà presentata richiesta di rimborso alla discussione sulla manovra finanziaria che il Governo ha appena avviato. Ovviamente sistemeremo il testo per agganciarci a un nuovo strumento legislativo, ma non siamo certo disposti a rivedere al ribasso la stima dei rimborsi" aggiunge Costa.

"Due pesi e due misure – commenta poi il sindaco Fiumicino – impediscono ai lentigionesi di vedersi riconosciuto il proprio diritto risarcitorio, a seguito dell’alluvione del 20217". Conclude il portavoce degli alluvionati, Edmondo Spaggiari: "Quello che fa più rabbia è la mancata volontà di riconoscere a cittadini onesti il giusto ristoro dopo la disgrazia subita".

Antonio Lecci